“Il centrodestra è pieno di omosessuali più o meno dichiarati, alcuni anche fintamente sposati…”

   enissimo! Le parole di Luca Barbareschi sugli omosessuali di centrodestra alla trasmissione di LA7 le condivido in pieno, però… nel centrosinistra cosa sta accadendo? Possibile che i gay dichiarati in Italia siano sempre i soliti quattro gatti e gli altri continuino a nascondersi, a prendere posizioni ambigue o, addirittura, ad essere i più omofobi di tutti? In Italia, a sinistra, si è cominciato ad affrontare il tema dell’affettività omosessuale soltanto da venti anni, prima era un tabù, più o meno come a destra, mentre adesso, tra petizioni, discussioni, dibattiti, scopriamo che si dichiarano, escono allo scoperto e non si vergognano di ammettere la propria condizione sempre quei pochi spalmati tra PD e Sinistra radicale. Possibile che i bigotti si annidino tutti nel centrodestra cattolico o postfascista? Non direi. Il problema italiano della “timidezza” su questo argomento è antico, oggi salito visibilmente alla ribalta perché viviamo in un contesto europeo che ha deciso finalmente di spazzare via ogni ipocrisia, ogni imbarazzo, ogni falsità ideologica o confessionale. Soltanto i cretini italiani, etimologicamente i pauvres chrétiens,  si ostinano nel battersi per posizioni antistoriche e antiumane, ma tant’è, questo basta per renderli ancora forti in un paese come il nostro dominato dalla superstizione e dalla scaramanzia sacrale. Gli omosessuali fintamente sposati ricordati da Barbareschi in Italia non sono solo a destra, la sinistra ne è piena, ed è arrivato il momento di smetterla con questa recita francamente grottesca. Non sarà di buon gusto  l’outing, però qualche volta qui da noi un bello scrollone a suon di delazioni non farebbe poi tanto male, servirebbe a far calare la maschera a tanti sepolcri imbiancati che di giorno fanno i maritini devoti e la sera vanno in cerca di maschi o di trans. Mi verrebbe quasi da sposare la tesi robespierriana sul “terrore” e la virtù in Repubblica, anche se, alla fine, resto amante del laisser faire… Comunque, ribadisco, in Italia di lavoro ce n’è da fare tanto, da destra a sinistra, e soprattutto tra gli omosessuali stessi, a partire dai più giovani [1], quindi…

mvg

[1] http://marteau7927.wordpress.com/2012/09/21/giovane-gay-italiano/