E così, mentre l’”affaire Marco Milanese” sta assumendo contorni sempre più chiari e definiti, fino a far emergere una palude mai bonificata di malaffare e corruttele, Gatto Silvestro e Titti hanno beffato il mondo intero sposandosi di notte. Come le creature di Bram Stoker e le macbettiane streghe di Shakespeare, gli uomini e le donne del Pdl, a mezzanotte e cinque minuti in punto, hanno iniziato il rito sabbatico dell’iniziazione al matrimonio del ministro della Finzione Pubblica e della sua compagna Titti “gambelunghe”, designer di mobili. Assenti giustificati Berlusconi (in pausa di relax in Sardegna) e Giulio Tremonti reduce dalla figura di merda in conferenza stampa. Il resto dei componenti la tregenda italiana c’erano tutti, e due di loro hanno avuto anche l’onore di essere i testimoni dello sposo, Maurizio Sacconi, ministro del Welfare e Fabrizio Cicchitto in divisa piduista di gran gala con tanto di compasso e cazzuola in oro zecchino. In questo modo Brunettino ha beffato i contestatori che, come da minaccia, avevano invaso Ravello per festeggiarne le nozze a suon di fischietti, improperi, tamburi, putipù, caccavelle e sacchetti di immondizie pronti al lancio. Dopo essersi resi conto della fregatura che gli aveva dato quel furbo di quattro cotte del baby (ad litteram) pensionato pubblico, i contestatori hanno lasciato Ravello non senza aver depositato educatamente per strada sacchetti, fischietti, sagome di precari e poliziotti del Coisp, carta oleata dei panini con la mortazza e lattine di birra vuote. Unico, piccolo incidente da segnalare, il botta e risposta fra un contestatore e il presidente della provincia di Salerno (e deputato Pdl), Edmondo Cirielli risoltosi in un “vergognatevi”, “vergognati tu” che è sembrata più una frase da collegio delle Orsoline che un’offesa vera e propria. Per tutto il giorno è campeggiato però, nella piazza del duomo di Ravello, uno striscione rimosso solo dopo che Gasparri ne aveva capito il significato: “Siamo l'Italia peggiore, abbiamo un sogno nel cuore, Brunetta a San Vittore”. Caspar non aveva ben compreso che San Vittore è il carcere di Milano e non un’isola dell’arcipelago caraibico. A parte le nozze di Gatto Silvestro, con le quali vi abbiamo ammorbato per tre giorni, le notizie che meritano di essere riportate sono sostanzialmente due. La prima è che in cinque cassette di sicurezza sembrano essere custoditi tutti i segreti di Marco Milanese, il braccio destro di Giulio Tremonti per il quale i pm di Napoli hanno richiesto l’arresto. Insomma, questo Milanese era un arraffone mica da poco, grazie alla posizione in seno al Ministero dell’Economia, si poteva permettere di avere le mani in pasta un po’ dovunque, dai consigli di amministrazione delle grandi aziende controllate dallo Stato, al mercato immobiliare, dalla governance degli appalti fino al favore spicciolo di un incarico pagato a caro prezzo dal candidato. La storia di Marco Milanese ci ricorda quella di Günter Guillaume, il braccio destro dell’allora Cancelliere tedesco Willy Brandt. Guillaume era un doppiogiochista di valore assoluto, e per molti versi era stato uno dei “pensatori” della cosiddetta Ostpolitik (il tentativo di pacificazione con la Germania Est della Ovest) del Cancelliere. La fregatura fu che nel 1974 scoprirono che il prode Günter era una spia al servizio proprio della Germania Est. La conseguenza fu che Willy Brandt, pur essendo un politico molto amato dalla gente, si dimise per l’imperdonabile errore di essersi messo a fianco una spia. In attesa delle dimissioni di David Cameron, che in quanto a spie (Andy Coulson) nello staff non scherza manco lui, ci piace ricordare che il padre della Germania (e dell’Europa) unita, Helmut Kohl, si dimise nel 1998 da Cancelliere dopo che erano corse voci di finanziamenti irregolari al suo partito, la CDU (la Democrazia Cristiana tedesca) e da allora è scomparso dalla scena politica mettendosi a fare il nonno. Sono esempi che non possono non tornarci in mente nel momento in cui sulla scena della politica italiana si muove di tutto e agiscono (nell’ombra) tutti. Se la Camera dovesse concedere il nulla osta alla perquisizione delle cassette di Milanese, probabilmente ne verremmo a scoprire delle belle, ma la Camera è un blocco granitico nella quale contano i voti e i voti, si sa, sono ancora dalla parte di Silvio. La seconda (notizia) è una piccola nota a margine: l’opposizione si è detta disponibile a far muro contro la speculazione internazionale che ha iniziato a prendere di mira, dopo il Portogallo, anche l’Italia. È proprio vero, Silvio è il candidato ideale del centrosinistra.
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Il centrosinistra italiano finalmente ha un leader: Silvio Berlusconi
Creato il 11 luglio 2011 da Massimoconsorti @massimoconsortiPossono interessarti anche questi articoli :
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