Il nuovo invito alla meditazione che proponiamo alle sorelle del Cerchio è un'esortazione a scavarci dentro, far ricadere gli occhi e l'attenzione, la cura e l'amore dentro di noi, per prendere coscienza dei tesori che custodiamo. Ogni stimolo che illumina il nostro percorso verso le bellezze di cui siamo fatte è sacro. Ogni parola che ci accompagna è preziosa. Tra le tante parole e gli stimoli da cui possiamo partire, vi proponiamo queste, scritte da una poetessa indiana vissuta nel 1400, Mirabai. La sua vita è stata un atto di devozione al dio Ghiridhara, per cui adornava il suo corpo e il suo spirito, si abbandonava in canti e danze estatiche, scriveva e vagabondava libera da ogni condizionamento.Questa poesia ci chiama a vivere la sacralità del corpo e dell'anima che lo abita, a lodarli e servirli, in qualsiasi forma riconosciamo come la migliore per noi.Oh amica, devi capire: il corpoè come l'oceanoricco di tesori nascosti.Apri il tuo spazio più intimo eaccendi la sua luce.All'interno del corpo ci sono giardini,fiori rari, pavoni, la Musica che viene da dentro; su di esso i cigni dall'anima biancatrovano la gioia.E dentro al corpo- un vasto mercato-vacci, commercia, vendi te stessa per un profitto inesauribile.Mira ti dice che ciò in cui crede è al di là di ogni lode.Permettile di vivere servendo ciò in cui crede.(Libera traduzione da Yogini: the power of women in yoga, J. Gates, ed. Mandala)
Con questo nuovo martedì del cerchio, vi chiediamo di riflettere in maniera più approfondita su di noi, a fermarci un attimo e capire la nostra vera essenza. Condividete i rituali che dedicate a voi stesse per sentirvi meglio, cosa fate per ritagliarvi un po' di tempo e sentirvi uniche e speciali?- Scrivete sui vostri blog e linkate nei commenti a questo post per farci leggere le vostre riflessioni.
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