LA VOCE DI COLIN CAMPBELL AL LIFE STYLE SEMINAR DI BE4EAT
La registrazione della prima lezione ha tracciato una prima e generale panoramica dei diversi temi che verranno di volta in volta approfonditi nel corso dell’anno di “master”.
Ad aprire le danze le parole di T.Colin Campbell contenute nel suo nuovo successo editoriale “WHOLE”:
“il cibo che consumiamo può curare più velocemente e più in profondità di molte costose medicine e più marcatamente di molti interventi chirurgici estremi, con soli effetti positivi”
Dichiarazioni certamente pesanti che di fatto commentano da sole la testimonianza di guarigione riportata dal nostro amico Antonio Diaco alla trasmissione delle Iene una settimana fa e che tanto oggi fa parlare di sé.
“Mezzo secolo di ricerche personali e di altri miei colleghi – riporta infatti Campbell- mi fanno affermare con assoluta certezza che:
- ciò che mangiamo ogni giorno è ben più potente e determinante per la nostra salute del DNA o delle sostanze chimiche occulte nel nostro ambiente;
- la scelta del cibo può prevenire il cancro, le malattie cardiache, il diabete di tipo 2, l’infarto, la degenerazione ,maculare, l’emicrania, la disfunzione erettile, l’artrite e molto altro;
- non è mai troppo tardi per iniziare a mangiare bene. Una buona dieta può far regredire la maggior parte di queste condizioni e migliorare la condizione fisica”
Campbell è uno scienziato puro, non un medico.
Per più di cinquant’anni ha spiegato e fatto ricerche sperimentali sull’effetto completo del cibo e della nutrizione per la salute dell’uomo.
Per circa quaranta di questi 50 anni ha fatto esperimenti di laboratorio con i suoi studenti e colleghi.
Per trenta di questi 50 anni è stato membro di commissioni di esperti che avevano il compito di valutare e formulare politiche nazionali ed internazionali sul cibo e sulla salute e che determinavano quale idee di ricerca fossero fondate o meno.
Ha pubblicato più di 350 articoli scientifici, molti dei quali sottoposti al controllo metodico dei colleghi, e tutti sulle migliori riviste scientifiche del mondo.
Per mezzo secolo si è immerso nello sviluppo di una evidenza scientifica fondata sui dati e sulla presentazione di questi risultati in aula, nelle diverse sale politiche e nelle arene pubbliche.
E’ questa sua carriera di scienziato e il rispetto che si è guadagnato (è considerato una tra le 25 persone più influenti al mondo nel campo scientifico sul tema della nutrizione) che rendono oggi le sue affermazioni ancora più importanti e centrali.
Al di là delle discussioni che ogni volta le sue dichiarazioni sollevano (“le tante critiche ricevute in mezzo secolo di ricerche- scrive in Whole- mi hanno aiutato solo in parte a raddrizzare il tiro, a stringere il disegno di studio e quindi ad immaginare nuove strade di approccio come di fatto dovrebbe fare un dibattito scientifico scevro di personali interessi. Per lo più la quasi totalità delle critiche che mi sono state rivolte si sono rivelate nel tempo futili rifiuti irrazionali a difesa di una posizione che rassicura e consola chi ne sta al suo interno ma che blocca ogni reale cammino verso la verità”) ciò che davvero conta, ora, è che qualcuno abbia avuto lo spessore scientifico e il peso politico per poter esprimere e sostenere determinate posizioni pubblicamente.
Il ruolo ricoperto da T. Colin Campbell in alcune delle commissioni tecniche più importanti a livello nazionale ed internazionale sulla nutrizione e la salute, e il lavoro imponente svolto con meticolosità nel The China Study fanno di lui certamente un ricercatore difficile da confutare.
Tant’è che il megafono accesso sulle sue dichiarazioni è oggi necessariamente puntato alla massima potenza.
“Il vero problema nella maggior parte degli attacchi che ancora oggi mi vengono rivolti- scrive Campbell- è che sto ponendo questioni che minacciano le ricerche in essere e un paradigma sul quale in molti si sono agiati”.
Affermare che la proteina del latte sopra certi livelli di consumo promuove marcatamente lo sviluppo sperimentale del cancro è indubbiamente fuori dal paradigma convenzionale sulla nutrizione.
Sostenere che lo sviluppo sperimentale del cancro può essere fermato o riavviato alterando i livelli di consumo dei nutrienti, e che quindi può essere trattato con un approccio nutrizionale, è certamente fuori da ogni paradigma sul trattamento oncologico.
Ribadire che tutti questi effetti sono guidati da multipli meccanismi che agiscono in concerto tra loro e non da una singola sostanza isolata è fuori dal paradigma della ricerca biomedica odierna.
Affermare che lo sviluppo del cancro è controllato più dalla nutrizione che dai geni è totalmente fuori dal paradigma scientifico.Mostrare che la composizione dei nutrienti nel cibo è più determinante nella presentazione del cancro dei tanto temuti cancerogeni chimici è fortemente fuori dai test sul cancro.
Argomentare che i grassi saturi (e ancora meglio, tutti i grassi e il colesterolo) non sono la causa principale delle malattie cardiache bensì lo è una dieta basata su proteine animali è totalmente fuori dal paradigma cardiologico.
Tuttavia, ribadiscono scienziati del calibro di T. Colin Campbell, questa è la verità. E come tale questa sarà, prima o poi, accettata.
Il punto da cui partire, tuttavia, è l’informazione da dare alla gente.
“Per abbattere una piramide, non si inizia dal vertice bensì dalla base”.
Ecco il perché, dunque, di un nuovo libro che sappia parlare a tante persone tutte insieme. Ecco il perché del nostro LIFE STYLE SEMINAR: l’informazione è l’unica arma che abbiamo per affrontare tutte le malattie che tanto ci fanno paura!