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Il Cile – Le Parole Non Servono Più

Creato il 16 febbraio 2013 da Marvigar4

 

Idi di giugno e poesia cerebrale
ti regalo aforismi da mercato rionale
sei una Barbie sfregiata da una felicità parziale
aiutata da flute di champagne
le tue lacrime lisce
arrotate nei bagni
di locali alla moda dove perdi mutande
chissà se mantieni la testa al suo posto
oppure la doni alla iena di turno
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi
Luna furtiva che brilli nel cielo
arrivale addosso e stendi il tuo velo
sulle case stregate dagli universitari
dille che mi manca e che negli alveari
alle quattro di notte
per i vicoli stretti
compri veleni e non compri confetti
il miele scompare in un accento straniero
e al risveglio il fondo del pozzo è più nero
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi
Bastimenti di giorni corrosi
masticando gli avanzi di noi
quante stelle annegate in bicchieri
posso darti ogni dramma che vuoi
cataclismi di attimi sparsi
la dinamica resta così
siamo solo destini impigliati
siamo martiri del nostro vivere
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti
Le canzoni che ho scritto per te sono come spettri.

   Il Cile, aka Lorenzo Cilembrini, trentenne aretino, ha vinto il Premio dedicato a Sergio Bardotti per il miglior testo della Sezione Giovani del 63° Festival di Sanremo, ma, secondo me, avrebbe meritato la serata finale e non l’eliminazione al primo turno. La prima cosa che mi è venuta in mente guardando questo ragazzone è il vecchio cantante dei Marillion, Fish, alto e dagli occhi cerulei, persino le movenze ricordano un poco l’artista scozzese che tanto ci impressionò negli anni ’80. Al di là delle somiglianze fisiche, Il Cile ha già avuto un suo successo alla radio e sul web con brani quali Cemento armato e Siamo morti a vent’anni (che è anche il titolo del suo album), con i suoi testi diretti e graffianti subito paragonati a quelli di un grande cantautore come Rino Gaetano. Vedremo se nel tempo le premesse e le promesse verranno mantenute, intanto registriamo questo successo che riscatta, in parte, lo scontento per l’esclusione alla serata finale della categoria Giovani. Detto tra noi, il vincitore, Antonio Maggio, ha presentato una canzoncina simpatica, ma non certo all’altezza della gara. Pazienza.

mvg



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