Il cinema di Francesco De Robertis in prima serata
Il 5 gennaio, come capita talvolta i giorni di festa, mi sono alzato un poco più tardi rispetto ai giorni feriali; da anni ho la fissa di dare subito uno sguardo alle notizie del Televideo, poi faccio una rapida carrellata su alcuni tra i miei canali tv preferiti. Le 7 erano passate da non molto e su RaiMovie c'era un vecchio film di guerra ambientato su una nave, che ha attirato la mia attenzione. Il film in questione era "La nave bianca", girato nel 1941 dal regista Francesco De Robertis (alcune fonti dicono insieme a Roberto Rossellini). Magari a molti il nome di De Robertis non dice molto, ma il suo nome è importante nella storia del cinema italiano. Era un ufficiale della marina militare italiana - all'epoca Regia Marina - con una grande passione per il cinema. Quel film "La nave bianca" anticipa il filone del neorealismo; sono inserite anche alcune immagini reali tratte dalle battaglie navali di Punta Stilo e Capo Teulada. Ma non voglio dilungarmi in un campo che non è il mio, non sono un critico cinematografico, semplicemente, come accade a molti, il cinema mi piace. Si celebrano in questi giorni i 60 anni della tv pubblica, la Rai. Appartengo alla generazione che conobbe per la prima volta la funzione educativa della tv in bianco e nero della Rai: pensiamo soltanto alla trasmissione indimenticabile del maestro Alberto Manzi "Non è mai troppo tardi" e agli sceneggiati che fecero conoscere al grande pubblico degli italiani - molti allora non troppo alfabetizzati - opere della letteratura: Il mulino del Po, I miserabili, I promessi sposi. Vorrei, proprio per la sua natura pubblica, che la Rai svolgesse ancora quella funzione educativa, liberandosi ogni tanto dall'assillo dell'audience, croce e delizia dei programmatori televisivi e degli investitori pubblicitari. E perciò: perché non programmare in prima serata, invece che alle 7 del mattino, una serie cinematografica dedicata a De Robertis? Non si pretende certo la programmazione sulla rete ammiraglia, RaiUno, ma un canale tematico, quale è RaiMovie, mi sembra particolarmente adatto allo scopo.Giovanni Fonghini