Fa bene, fa male? Scopriamolo insieme!
Il cioccolato deriva dai semi della pianta del Theobroma cacao, meglio conosciuto solo come cacao, molto consumato nel mondo intero così com’è elaborato. Artigianalmente, si prepara a partire dalla pasta di cacao, con l’aggiunta di ingredienti ed aromi per renderla più piacevole al palato.
Industrialmente, si prepara miscelando il burro di cacao ( ovvero la parte grassa dei semi di cacao) con polvere di semi di cacao, zucchero e altri ingredienti addizionati, come il latte, le mandorle, le nocciole o altri aromi. Pertanto ne esistono svariati tipi e gusti. Nella tabella seguente sono riportati i valori nutrizionali.
Valori nutrizionali (per 100 g di prodotto)
Tipologia Cioccolato fondente Cioccolato al latte Cioccolato bianco
Lipidi (g) 33,4 32,3 37
Carboidrati (g) 60,3 57 52
Lecitina pura (g) 0,3 0,3 0,3
Teobromina (g) 0,6 0,2 –
Calcio (mg) 20 220 250
Fosforo (mg) 130 210 200
Ferro (mg) 2 0,8 tracce
Rame (mg) 0,7 0,4 tracce
Vitamina A (IU) 40 300 220
Vitamina B1 (mg) 0,06 0,1 0,1
Vitamina B2 (mg) 0,06 0,3 0,4
Vitamina C (mg) 1,14 3 3
Vitamina D (IU) 50 70 15
Vitamina E (mg) 2,4 1,2 tracce
Valore energetico (kJ) 2.080 2.160 2.260
Valore energetico (kcal) 495,2 514,2 538
Esistono molti studi che elogiano gli aspetti benefici del cioccolato. Uno di questi, promosso dell’Istituto Nazionale Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran), sostiene che il cioccolato fa bene al cuore. Soprattutto quello fondente che fa aumentare del 20% la quantità di antiossidanti (che ci proteggono dai radicali liberi) nel sangue, mentre quello al latte non ha alcun effetto.
Addirittura il fondente perde ogni effetto se accompagnato a un bicchiere di latte, questo perché, come affermano i ricercatori, il latte farebbe diminuire gli effetti positivi e cardioprotettivi in quanto cattura le epicatechine, ovvero i flavonoidi dotati di un elevato potere antiossidante. Questi riducono gli effetti negativi del lipoproteine LDL, il famigerato colesterolo cattivo. Così facendo, i flavonoidi proteggono le arterie dai danni dell’aterosclerosi e prevengono malattie cardiovascolari.
Un altro studio sostiene che il cioccolato fondente sia capace di ridurre la pressione del sangue, grazie ai polifenoli presenti, altri antiossidanti contenuti anche nel vino rosso e che hanno gli stessi effetti sul cuore, di cui il cioccolato ne ha una maggiore quantità.
Nonostante questo alimento sia ricco di molte sostanze utili al nostro organismo, è comunque buona regola non lasciarsi prendere da un eccessiva smania nei suoi confronti. L’eccesso si associa al sovrappeso, che a sua volta è implicato nell’insorgenza di un numero considerevole di patologie.
Dunque, cioccolato sì, ma con moderazione!
Il cioccolato è considerato un antidepressivo, poiché favorisce la produzione di serotonina, che deriva dall’amminoacido triptofano, l’ormone del buonumore, procurando così una sensazione di appagamento e benessere.
Inoltre, come precursore della melatonina, la serotonina regola i ritmi circadiani, regolando il ciclo sonno-veglia e riducendo il cortisolo, l’ormone dello stress.
NON a caso in inglese, DESSERTS è il contrario di STRESSED.
Mamme ( e anche a chi lo preferisce) fate attenzione all’abuso di cioccolato al latte, in quanto contiene l’acido ossalico, un fattore antinutrizionale che, una volta ingerito, si combina con diversi minerali (come ferro, magnesio e calcio) formando dei sali, detti ossalati, che ne impediscono l’assorbimento. In particolare, in presenza di calcio, forma l’ossalato di calcio, un sale insolubile che tende a precipitare sottoforma di cristalli e ad accumularsi nelle vie urinarie, portando alla formazione dei calcoli renali.
Per mio modesto parere e per gusto, io preferisco il cioccolato di tipo fondente! E voi???