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Il Circolo nero – Emilio Ghione (1913)

Creato il 03 dicembre 2013 da Mutosorriso @emutofu

Il Circolo nero – Emilio Ghione (1913)Tra gli attori italiano del cinema muto, Emilio Ghione è il personaggio che più mi affascina in assoluto. Negli ultimi anni i lavori di Denis Lotti hanno contribuito a rafforzare le informazioni in nostro possesso sul suo conto. Lotti ha infatti pubblicato un volume interamente dedicato a Ghione per la Cineteca di Bologna oltre ad aver curato la riedizione del primo romanzo di Za-La-Mort e dell’autobiografia dell’artista che è stata presentata durante il Cinema Ritrovato 2013. Grazie all’Archives Françaises du Film-CNC abbiamo ora la possibilità di vedere il Circolo nero (o Cerchio nero secondo una diversa titolazione) in versione restaurata e praticamente completa. Il Circolo Nero è anche il primo film che Emilio Ghione fece come attore e regista per la Celio-Film.

Il Conte Roul Ruggeri (Alberto Collo) per un debito contratto nel gioco d’azzardo si ritrova suo malgrado all’interno del malfamato Circolo Nero, presieduto dall’oscuro Bodre (Emilio Ghione). Si tratta di un’associazione malavitosa che opera furti e malvagità di ogni tipo. Il Conte Roul, non si trova però a sua agio nella vita crimosa e decide di abbandonarla con la promessa di non rivelare mai nulla del circolo. Il Conte decide di andare a cercar fortuna in America dove presto si innamora di Edith Brown (Lea Giunchi), unica figlia del miliardario Sir Brown, re della lana. Quando la polizia finalmente riesce a tendere una retata al Circolo Nero, solo Bodre riesce a salvarsi. Bodre reca da Roul convinto di poter ricevere da lui aiuto finanziario e un impiego. Ma il conte non vuole far entrare in contatto la sua amata con il malvagio Bodre, così lo allontana. Desideroso di vendetta, Bodre rapisce allora Edith. Una volta scoperto il rapimento, Roul corre a salvare la sua amata dopo l’inevitabile scontro finale…

Il Circolo nero – Emilio Ghione (1913)
Il film presenta a mio avviso diversi aspetti ingenui ma nel complesso è molto piacevole anche per via della breve durata. Difficile comprendere le ragioni di quel salto in America improvviso nel ranch del re della lana, che diventa una nota di colore esilerante. Personalmente gradisco molto i film di questo “genere malavitoso” tipico di quell’epoca, di conseguenza non non posso che esprimere un parere più che positivo riguardo il Circolo Nero. Malgrado tutti i difetti riscontrabili, la prova di Ghione mi è parsa più che positiva. Di certo riesce a catalizzare l’attenzione dello spettatore più di quanto non faccia Alberto Collo, qui decisamente sottotono. Emilio Ghione ostenta per tutto il film un atteggiamento freddo e distaccato, quasi a voler informare sin dal principio il pubblico su quanto Bronde sia un personaggio malvagio e senza scrupoli. Pur essendo lontano dalle grandi interpretazioni successive, Ghione si ritaglia qui uno spazio di tutto rilievo. Consiglio vivamente la visione del film agli amanti del genere. Del resto, come anticipato, il film è visibile a tutti grazie al Archives Françaises du Film-CNC che ha messo a disposizione il video su internet.

Non mi resta che augurarvi una buona visione


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