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Il cliente ha sempre ragione....ma a volte ...NO.

Da Irvi

Lo so.
So che aspettavate il sesto capitolo del matrimonio dell’anno ma per questo mi tocca rimandarvi a lunedì. Non me ne volete.
In realtà i  post del sesto e settimo capitolo li avrei anche già scritti ( ebbene si , c’è anche un settimo capitolo, così come ci sarà l’ottavo e magari il nono…) .
Che ci posso fare?Vi voglio tenere attaccati a me !Se poi arrivo veloce alla fine della storia magari mi abbandonate e io CI TENGO UN CASINO A VOI!
Oibò ho perso il filo… Che stavo dicendo??????? 
Ecco ritrovato.... dicevo che questo non è un post sul matrimonio della mia amica.Purtroppo devo ancora fare le illustrazioni e quindi non posso postare .Il post senza la mia solita vignetta demenziale non mi piace. 
Quindi oggi vi racconto una cosa diversa. Oggi vi parlo di commesse e shopping. SEDUTE!!!!Niente urletti di gioia, non vi porto a fare shopping , vi parlo di commesse e clienti , ma prima , mi vedo costretta a “deliziarvi” con una premessina:
Durante gli anni , anzi, durate i meravigliosi e spensierati anni di Accademia ho fatto svariati lavori :Volantinaggio,cameriera nei pub ,donna delle pulizie, bracciante agricolo ( grandi vendemmie e raccolta dell’olive  in chianti) , telefonista , ho lavorato nei mercati e….. Ho fatto anche la commessa in un negozio di abbigliamento per qualche mese.
Ho un ricordo bellissimo di quei mesi.Credo di esser stata l’unica dipendente che,a fine mese non veniva pagata , ma pagava . Pagavo al datore di lavoro tutti i vestiti che avevo comprato in negozio durante il mese appena trascorso.
Questo fatto di poter acquistare a prezzo incredibilmente scontato mi creava una sorta di raptus compulsivo e , mi portava ad acquistare capi inutili come pantaloni zebrati lucidi o t-shirt tutte uguali nel modello ,ma in tutti i colori dell’arcobaleno.
Sappiate che sono passati esattamente 15 anni ,e , ancora oggi posseggo magliette NUOVE di quel periodo. Nulla da dire, io sono una che acquista all’ingrosso. Come quelle dei gruppi alimentari. Loro acquistano avena e grano , io magliette e pantaloni.
Ma l’argomento a cui vorrei arrivare ( e se smetto di divagare ci son speranze che prima di sera ci riesca ... ) è questo: 
LO STRANO RAPPORTO TRA COMMESSA E CLIENTE .
Buone buone! Non vi agitate… “Tu che ci fai in piedi sul banco? Mettiti seduta che ti prometto che dopo ti faccio dire la tua! “
Partiamo da un concetto fondamentale : Le commesse stronze ci sono . Ve l’assicuro. Ricordo ancora una commessa da Guess , che alla mia richiesta :Questi jeans mi stanno stretti, può darmi per favore una 29? ebbe il coraggio di rispondere  :” Glieli prendo , ma sappia che la DONNA GUESS VESTE 40”
Sono passati 15 anni e mi ricordo ancora benissimo di lei. Son certa che anche lei si ricorda ancora di me. Le cicatrici lasciate dalle unghie affilate sulle guance son dure a scomparire…. ;-)
Quindi si, le commesse stronze ci sono ,negli anni 90 se le era accaparrate tutte Guess.( Mi dicono che non è più così ma io non ci ho mai rimesso piede! ) Ci sono le commesse ienache ti dicono “ TI STA BENISSIMOOOOOOO, sei un amore!!!” , e pronunciano questa frase mentre indossi l’abitino in licra color carne , abito che mostra anche quanti buchi di cellulite hai ,abito che ti fa somigliare pericolosamente al Tenerone.Ci sono le commesse che ti ignoranoquelle che quasi hai paura di disturbare con una domanda …” Mi scusi, questo modello c’è anche di altri colori?” ,e loro, sdegnose “ Quello che c’è è tutto appeso” …( vorrebbero dirti ma che cavolo guarda da sola! Non vedi che sto twittnado??? ) Dopo un nanosecondo son di nuovo a spippolare con l’iphone. Poi ci son quelle che non ti lasciano guardare in santa pace : “Posso aiutarla? “, “Do solo un ‘occhiata in giro grazie” , “Faccia pure ma se ha bisogno chieda” , “lo farò, grazie” …. E intanto ti osservano. Studiano ogni tuo movimento. Tu avvicini la manina ad una maglietta e loro “ZAC!” “Guardi quel modello è un amore ,poi ci sono delle camicette carinissime,vuole vedere della stole, dei pantaloni?” “Arrivederci, vado nel negozio accanto! ““Ma li vendono solo articoli sanitari! “ “Infatti vado a pendere degli zoccoli del dottor scholls in legno…. 
Ho già in mente come,anzi , su cosa usarli!”
Poi ci sono le commesse sincere, carine che riescono a capire il cliente. Son rare quanto un parlamentare onesto ma ci sono.. 

Non voglio dire che io fossi una di quelle.Ero una simpatica via di mezzo…. poi se la cliente non comprava quella maglietta ,magari ero contenta perchè almeno potevo prenderla io! ( Senza speranza..) .

Però , avendo lavorato al pubblico per gli anni successivi una cosa la devo dire. Le commesse a volte saranno pure stronze , e si, il cliente ha sempre ragione ma ci son dei clienti ai quali andrebbe dato cordialmente fuoco…
“Posso provarmi questo? “E questo? “,“Anzi no, vorrei anche questo”E giù ti spiegano magliette, maglioni , pantaloni esattamente identici a quelli già spiegati e appesi in bella mostra…MA COSA LO SPIEGHI A FARE SE CE N’è UNO IDENTICO DAVANTI AI TUOI OCCHI!?! “
Ci godi a vedermi piegare di continuo lo stesso gilet di piume della Patagonia? Maledetta!
Via vai.. vai a giocare vicino a quei tombini aperti e vediamo se la fortuna mi viene incontro. 
E infine ci sono loro.Le mie clienti preferite. Le sognatrici. 
Quelle che si ricordano di aver indossato , una volta nella loro vita la taglia 40. (Erano gli anni 70 più o meno). E hanno deciso che quella è la loro taglia. E LO SARA’ PER SEMPRE. Il fatto che adesso portino la 52 non cambia nulla. Loro sono una 40 dentro. Nel profondo dell’anima. Quindi l’abitino in georgette  che deve appoggiarsi morbido sui fianchi a loro deve entrare di taglia 40. Non c’è storia. Entrano in camerino e stanno li ore. Senti il loro respiro affannato ,ti sembra di vedere le gocce del loro sudore colare lungo la spina dorsale. Vorresti pettinare i loro capelli arruffati dallo sforzo .Tu le lasci fare.
MAI OSERESTI DIR LORO CHE SERVE LA TAGLIA PIU' GRANDE. 
SI OFFENDONO!
Alla fine escono vittoriose. L’abito calzato come una guaina. Ciò che doveva essere un morbido abito svolazzante sembra un corsetto contenitivo ma a loro non importa. L’importante è essere entrate in una 40. LA LORO TAGLIA. 
Le adoro...
Il cliente ha sempre ragione....ma a volte ...NO.
E voi ?? Forza ditemi ditemi...che clienti siete? E che commesse vi piacciono?
Sempre vostra e mai entrata in una 40....
S.
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