Non è un caso che negli USA da anni la figura del coach manager sia presente nelle scelte e nel supporto lavorativo manageriale: quella del manager non è una professione accessibile a chiunque. Necessita di forte individualismo, senso pratico, carisma e quel tocco di spavalderia indispensabile per fronteggiare le sfide di ogni giorno.Non è un caso che negli USA da anni la figura del coach manager sia presente nelle scelte e nel supporto lavorativo manageriale: quella del manager non è una professione accessibile a chiunque. Necessita di forte individualismo, senso pratico, carisma e quel tocco di spavalderia indispensabile per fronteggiare le sfide di ogni giorno.
Perchè un coach manager?
Può capitare però che questa vita risenti molto della mancanza di punti fissi e stabilità. Una posizione di potere non è solo indice di privilegi e di lusso, ma è soprattutto una fonte di stress e di stanchezza emotiva. Un forte ruolo decisionale in continuo contatto con partner e clienti internazionali può portare ad accumulare tensione e a perdere di vista le priorità di crescita. Non è facile districarsi tra impegni eterogenei ed eccellere sempre nelle trattative e nella comunicazione con il prossimo.
Quali sono i problemi del manager?
1. La figura del manager deve sapersi dividere tra vita privata, impegni di rappresentanza, pratiche organizzative e public relations, indispensabili per tessere una rete di contatti solida per il proprio lavoro.
2. Quella del manager è una vita fatta di tante responsabilità, spostamenti e rapporti internazionali che lo portano ad essere sempre in viaggio per lavoro. Talvolta accade che questo comprometta amicizie storiche, relazioni sentimentali e rapporti famigliari importanti. Viaggiare è un piacere certamente gratificante, ma viaggiare per lavoro può essere faticoso non solo in vista degli impegni e del jet lag, ma anche dal punto di vista emotivo non è facile.
3. Punti di riferimento chiari ai più possono mancare totalmente nella vita sempre in movimento del manager. E’ questo il motivo per cui in America il business man ha il suo coach personale, proprio come accade nello sport.
In sintesi
Incontri, sfide quotidiane, il continuo miglioramento delle proprie prestazioni per conseguire nuovi risultati: La vita manageriale non è troppo diversa da quella sportiva in fondo. Serve una figura che sappia portare stabilità, aiutando il manager a identificare quali sono gli obiettivi a cui deve dare la precedenza per ottenere il massimo.
Il Coach Manager è una realtà consolidata
in molti Paesi e anche in Italia iniziamo a non essere da meno, una figura di riferimento per ruoli ai vertici è più che mai necessaria per trovare stabilità e non arrendersi quando le forze in gioco sono tante e non ci si può permettere di fermarsi.