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Il coaching sportivo nella scherma

Da Certifiedmentalcoachitalia

La scherma sportiva è uno sport olimpico di opposizione a contesto aperto che consiste nel combattimento leale tra due contendenti armati di spada, fioretto o sciabola. Lo sport trae origine dall’arte marziale denominata scherma tradizionale.

La scherma oggi è uno sport che esercita un grande fascino sul pubblico, infatti è una specialità olimpica.

Anche nella scherma la concentrazione è fondamentale. L’atleta deve restare concentrato per non essere colpito dall’avversario ma anche per riuscire a trovare il momento giusto per sorprenderlo, colpirlo e fare punto.

Negli sportivi la concentrazione è uno degli aspetti più difficili da mantenere perché con essa interferiscono:

  • Pensieri e preoccupazioni non per forza legate al mondo sportivo
  • Un basso livello di fiducia che porta ad emozioni quali ansia, paura e stress
  • La presenza di un pubblico che interagisce e commenta durante la gara
  • Pensieri e preoccupazioni legate alla gara
  • Sconforto legato alle gare perse in precedenza o comunque a dei risultati che potevano essere migliori
  • Stanchezza

Questi sono solo alcuni dei tantissimi fattori che nella scherma possono portare ad una riduzione del livello di concentrazione: il mental coach sportivo interviene allenando la mente degli atleti in affiancamento all’allenatore tecnico.

Il mental coach sportivo aiuta gli atleti a visualizzare mentalmente la gara e i gesti dell’avversario prima che accadano così da visualizzare la risposta giusta (emotiva, mentale e fisica) e disporre rapidamente della reazione più adatta.

Inoltre il mental coach sportivo aiuta gli atleti a fissare degli obbiettivi e i tempi per raggiungerli per ridurre la stanchezza e il sovraffaticamento dovuto ad una quantità eccessiva di impegni. Inoltre aiuta gli atleti ad avere fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità per ridurre le sensazioni di ansia e di paura che si scatenano prima e durante una gara. La fiducia in sé stessi permette anche di non scoraggiarsi dopo una gara o un match perso perché grazie ad essa si guarda all’occasione per rifarsi, per mostrare il proprio talento, vincere.

Se l’atleta riesce a controllare tutti questi fattori riuscirà a mantenere un livello alto di concentrazione che gli permetterà di restare isolato dalla realtà esterna e completamente assorbito dal campo di gioco in cui si sta svolgendo la competizione.


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