Il codice di scrittura consonantico cuneiforme della città di Ugarit (odierna Ram Shamra, nell'attuale Libano) è stato oggetto di molti studi specifici circa la fonetica, l'origine e la relazione con altri sistemi di scrittura. In questo Blog la scienziata parmense Aba Losi è intervenuta più volte, anche con articoli specifici, per argomentare sul valore di alcune lettere del sistema e, soprattutto (riprendendo certi spunti di C. Gordon e F. Rasmussen), per approfondire la sua natura calendariale soli - lunare.
Tavoletta in alfabeto ugaritico
Questo intervento non vuole costituire, naturalmente, una presuntuosa ripresa di trattazione dei due complessi aspetti alfabetico - calendariali del singolare sistema usato, con ogni probabilità, a partire dal quindicesimo secolo a. C. (età del bronzo finale) e spentosi con (o subito dopo) la distruzione della città avvenuta agli inizi del dodicesimo. Vuole essere invece, un tentativo di capire, da un breve esame tutto interno al codice, quello formato da 30 lettere, se è possibile che il codice stesso sia in grado, con la sua organizzazione e strutturazione, con il suo aspetto formale e quello dei significanti simbolici (adagiati per valori fonetici su altri significanti di alfabeti consonantici), di fornirci una spiegazione certa o abbastanza certa sulla natura specifica che al codice di 'scrittura' vollero dare gli scribi della città; a quel codice che, pur convivendo con altri numerosi codici alfabetici, divenne, per tre secoli e più, l'alfabeto ufficiale e si direbbe 'nazionale' della città. E vuole essere ancora un tentativo di capire, attraverso l'uso che del codice di Ugarit venne fatto in Sardegna, se la natura, le regole e l'aspetto che risulta dal detto esame, trovino qui albergo e conferma.Leggi tutti