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Il Colore dei Pensieri

Creato il 12 gennaio 2011 da Vix
I pensieri grigi calano come una tendina, leggera, trasparente, come una tarlatana o una zanzariera. E, piano piano, mentre fai altro, si prendono il tempo di diventare un muro.
I pensieri gialli sfrecciano, improvvisi, andando a illuminare angoli inattesi, come una torcia in cantina. E come una torcia in cantina, sorprendono sia te che il topo, che rosicchiava, ignorato, il legno degli scaffali.
I pensieri rossi si accendono, come uno zolfanello, strofinandosi. E ci mettono niente a provocare un’incendio. Oppure, eppure, riescono a pulsare a lungo, come una brace, sotto la cenere.
I pensieri blu sono silenziosi, parlano per immagini, senza commento. E riempiono il cuore la gola la mente e tutto il corpo, come un oceano riempie un acquario. Immobili.
I pensieri ocra puzzano. Danno fastidio a chi li pensa e si vergogna ma, non riesce o non vuole davvero abbandonarli. E danno fastidio a chi li subisce, perché nascono da un fegato invidioso e hanno l’alito cattivo, sempre.
I pensieri verdi, sono lineari e sinuosi, armonici e solidali, attivi e fattivi . C’è sempre la vita dentro ad un pensiero verde, senza bisogno di tante giustificazioni. E così sia.
I pensieri neri sono così ambivalenti che è impossibile parlarne. Perché sono per taluni un sollievo per altri una condanna. E in mezzo c’è un universo di sfumature. Nere.
I pensieri bianchi ce l’hanno solo i santi e non sono in questo consesso interessanti. Anzi, i pensieri bianchi sono assolutamente alieni al concetto di interesse, in un certo senso.
I pensieri viola, beh, come i pensieri rosa, i pensieri turchesi e quelli verde pavone – bellissimi, peraltro – sono versatili e volubili. Forse perché sono sempre di passaggio.
I pensieri arancio non esistono. E se esistono, sono perfetti così.

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