C’è una leggenda in Somalia che si tramanda di generazione in generazione.
Poiché il loro paese era privo di corsi d’acqua e non c’era da bere, gli abitanti affidarono a due saggi l’incarico di creare un fiume.
I saggi esaudirono la richiesta, ma nel fiume nuotavano anche i coccodrilli, creature crudeli.
Qualcuno doveva governarli per consentire l’accesso all’acqua, e il popolo elesse un comandante, che aveva il potere di annientare le bestie se non avessero ubbidito ai suoi ordini.
Fin da piccolo Yabar ha ascoltato il racconto di zia Rosa e ha imparato che per conoscere il bene bisogna convivere con il male necessario.
Diciotto anni, poca voglia di studiare e molta di provocare, Yabar vive a Roma con la madre, Zahra.
Il padre li ha abbandonati tanti anni prima e di lui conserva una foto fatta di ritagli, in cui i contorni dell’uomo sono indistinguibili e mostruosi.
Il dolore dell’abbandono non soffoca la curiosità di Yabar che, spedito in punizione a casa della zia a Londra, si trova immerso in un microcosmo somalo inedito, scoprendo un terribile segreto di famiglia.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Ubah Cristina Ali Farah è nata a Verona da padre somalo e madre italiana.
A soli tre anni si è trasferita con la famiglia aMogadiscio (Somalia), dove è rimasta fino allo scoppio della guerra civile nel 1991.
Fuggita dal paese, dopo alcuni anni trascorsi a Pécs (Ungheria) è tornata in Italia e si è stabilita a Roma. Oggivive a Bruxelles.
Il suo primo racconto, Interamente, è apparso nel 2003 su «El Ghibli», prima rivista italiana dedicata alla letteratura della migrazione e della diaspora.
Ali Farah collabora con varie testate, tra cui «Internazionale», «la Repubblica[1]», «Giudizio Universale».
Il suo romanzo d’esordio, Madre piccola [2](Frassinelli) – sviluppato da un racconto vincitore del concorso Lingua madre al Salone Internazionale di Torino – si è aggiudicato nel 2008 il premio Elio Vittorini.
Nell'ottobre del 2014 è uscito il suo secondo romanzo Il comandante del fiume[3], edito da 66thand2nd. (notizie biografiche tratte da Wikipedia)