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Il comfort nella cameretta del bambino

Da Mammadesign
Comfort e' una parola di origine inglese ormai entrata da tempo nel vocabolario italiano e usata comunemente nell'accezione originaria. Significa propriamente "livello di benessere", ed e' spesso utilizzata per indicare la qualita' di un luogo fisico.Architettonicamente, il comfort di un ambiente comprende una serie di elementi che, nel loro insieme, hanno come risultato proprio il grado di benessere psico-fisico. Ma quali sono questi elementi?Vorrei fare riferimento ad una stanza in particolare, la cameretta per il bambino (che dai 6 mesi circa in poi, a detta degli esperti di psichiatria infantile, dovrebbe essere spostato dalla stanza dei genitori alla propria). Quali sono, in questo caso, le caratteristiche che garantiscono un comfort adeguato? Normalmente in architettura il grado di comfort di un ambiente viene misurato da due parametri fondamentali: temperatura e igrometria. Per la cameretta del bambino, tuttavia, ritengo di dover fare un discorso un po' piu' ampio, perche' oltre al benessere psico-fisico (inteso in termini di scambio di calore tra il corpo e l'ambiente circostante) , occorre tenere presente anche il livello di salubrita' della stanza.
Di seguito l'elenco degli elementi da tenere in considerazione per rendere la cameretta salubre per il bambino ed il livello di comfort ottimale:

1. Temperatura. La temperatura ideale si aggira intorno ai 20 gradi centigradi, e comunque non deve mai scendere sotto i 18 o salire troppo sopra i 22 (soprattutto in estate). Gli esperti consigliano un'oscillazione tra i 20 e i 22 gradi.

E' sempre consigliato, percio', tenere un termometro da ambiente per il controllo della temperatura dell'aria. Molto divertenti i termometri per la cameretta di Grobag e Avent, che trovate entrambi su Bimbomarket. 

Il comfort nella cameretta del bambino

Il Grobag Egg

Il comfort nella cameretta del bambino

Termometro digitale per bagno
e cameretta di Philips-Avent













2. Grado igrometrico. E' il livello di umidita' dell'aria, che dovrebbe mantenersi intorno al 50%, con oscillazioni tra il 40% e il 60%.
Un clima troppo caldo e secco generalmente tende:
a. a seccare le mucose (naso-gola) e a favorire l'insorgenza di allergie e irritazioni del sistema respiratorio
b. a favorire la sudorazione, e quindi una perdita eccessiva di liquidi, e nel neonato soprattutto, un riscaldamento eccessivo che puo' portare al rischio di SIDS (la sindrome della morte in culla)
Un clima troppo umido, al contrario, porta alla formazione di funghi e muffe ugualmente dannosi per la salute perche' creano l'ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e acari.
Il clima ideale dovrebbe avere una temperatura di 18-20 gradi e umidita' del 55-60%.
Consiglio anche qui l'uso di un igrometro, per poter monitorare l'umidita' della stanza e prendere provvedimenti nel caso non corrisponda a quella ideale. Ottimo il termoigrometro digitale della Chicco, (che trovate anch'esso su Bimbomarket) che consente il controllo sia della temperatura che dell'umidita', ma ne esistono una quantita' infinita sul mercato (per una panoramica veloce vai qui).
Cosa fare, pero', se l'umidita' non fosse sufficiente o, al contrario, fosse eccessiva? 
Se il grado di umidita' risultasse troppo basso potrebbe essere sufficiente posizionare sul termosifone un normale umidificatore, o una semplice vaschetta piena d'acqua, possibilmente con qualche goccia di essenze naturali quali eucalipto, timo, o melissa (e in genere tutti quegli oli che hanno un effetto calmante). Oppure ricorrere direttamente ad un umidificatore (a caldo, a freddo, o a ultrasuoni). Ne trovate un'ampia scelta qui o qui.
In caso di umidita' eccessiva e' utile, invece, un deumidificatore (tipo quello della Chicco, che trovate qui).

Il comfort nella cameretta del bambino

Termoigrometro digitale Chicco


3. Aerazione. E' importante garantire alla camera del bambino un'adeguata areazione, sia per questioni igieniche che, conseguentemente, di salute. In termini architettonici questo significa presenza di finestre che non siano troppo piccole (la legge in Italia prevede che siano almeno 1/8 della superficie della stanza, ma e' meglio se sono piu' grandi, ove possibile), e che possibilmente si affaccino su un ambiente interno (giardino o cortile), sia per la migliore qualita' dell'aria che per la tranquillita' della stanza deputata al sonno del bambino. I vetri delle finestre dovrebbero essere aperti almeno tre volte al giorno, per circa una ventina di minuti, tempo minimo ritenuto necessario per un ricambio totale dell'aria di un ambiente di medie dimensioni.
Di grande utilita', per la qualita' dell'aria nella stanzetta, e dunque per garantire un sonno sereno al bambino, la presenza di un apparecchio ionizzatore. Si tratta di uno strumento che permette di purificare l'aria tramite l'emissione di ioni negativi, generalmente presenti in grande quantita' negli spazi incontaminati, che hanno la grande e meravigliosa proprieta' di purificare l'aria dalle impurita' (polveri, fumi, cattivi odori, batteri, pollini e spore). Gli ultimi studi di settore mostrano come anche il sistema immunitario ne tragga beneficio (miglioramento di raffreddori, asma, allergie) oltre a dare effetti diretti sull'umore quali il miglioramento della concentrazione, diminuzione di ansia, irritabilita', tensioni nervose e senso di fatica. Per alcuni esempi guardate qui. Ne esistono anche di specifici per bambini, come quelli prodotti da Brevi, Chicco, MisterBaby, che fungono anche da umidificatori.

Il comfort nella cameretta del bambino

Ionoumidificatore Brevi

Il comfort nella cameretta del bambino

Ionoumidificatore MisterBaby
















4. Illuminazione ed esposizione.L'esposizione da preferire per la camera del bambino e' quella a est/sud-est, dove nasce il sole, in modo da trarre tutti i benefici della sua calda energia e da conferire all'ambiente la giusta illuminazione naturale durante il giorno. Le finestre non devono essere troppo piccole, come gia' detto sopra, per poter consentire le normali attivita' di gioco nelle ore diurne senza dover ricorrere necessariamente alla luce artificiale (tutti conoscono le grandi proprieta' positive dell'illuminazione naturale).

5. Pulizia. 

Il capitolo della pulizia merita un cenno a parte, che vede protagonisti i materiali utilizzati per la pavimentazione e gli arredi. Tutti devono essere rigorosamente atossici e lavabili.
Per la pavimentazione il materiale da preferire e' generalmente il parquet, che e' un materiale caldo (contrariamente alla ceramica), e sempre che non sia troppo usurato, mentre la moquette e' sconsigliata perche' favorisce l'accumulo di acari e polveri sottili dannose al sistema respiratorio, anche se viene pulita giornalmente. 
Per quanto riguarda gli arredi non devono essere troppo numerosi in modo da garantire una pulizia adeguata della stanzetta e consentire al bambino le attivita' di movimento e di gioco necessarie allo sviluppo delle sue capacita' fisico-cognitive. 

6. Posizione della culla/lettino.

Il sonno del bambino e' prezioso e va protetto. Il comfort ambientale dipende  anche dal giusto posizionamento della culla o del lettino, che non deve essere mai troppo vicino al termosifone (per evitare il riscaldamento eccessivo), ne' alla finestra (possono essere presenti spifferi) o sotto i condizionatori d'aria, per evitare correnti d'aria o improvvisi sbalzi di temperatura.

Il comfort nella cameretta del bambino

Cameretta trasformabile Winnie Pooh, immagine tratta da www.camerette.net
(guardate il sito, ci sono camerette molto interessanti)


6. Evitare i campi magnetici.
E' provato ampiamente che la presenza di apparecchiature elettriche quali televisione, computer, radio, cellulari, sveglie o altro che possa generare campi elettromagnetici e' fortemente sconsigliata perche' ostacola il naturale riposo del bambino e puo' generare in questi ansia e nervosismo.

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