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Il comitato di liberazione nazionale – 25 aprile 1945

Creato il 24 aprile 2012 da Speradisole

IL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE – 25 APRILE 1945

L’avanzata delle truppe alleate oltre Bologna, liberata dai partigiani e dai cittadini il 19 aprile 1945, determina il collasso dell’armata tedesca in Italia e del fascismo repubblicano. Il Comitato di Liberazione nazionale per l’Alta Italia lancia l’ordine alle formazioni partigiane e ai gruppi della resistenza urbana di passare decisamente all’attacco. A Genova le forze tedesche e fasciste sono costrette a capitolare già la sera del 25 aprile, mentre nelle altre città il Corpo Volontari della Libertà è impegnato in combattimenti durissimi.  Il 25 aprile il CLN chiama Milano all’insurrezione.

PERTINI LEGGE IL PROCLAMA DEL CLN (25/4/1945)

«Cittadini, lavoratori, sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino ponete i tedeschi di fronte al dilemma arrendersi o perire»

Anche se ancora non è intervenuto un atto formale di resa, le truppe tedesche cessano la resistenza organizzata. E il fascismo repubblicano, abbandonato da Mussolini e dai suoi capi che cercano scampo nella fuga, si dissolve. Soltanto gruppi isolati di franchi tiratori cercano di contrastare l’insurrezione popolare e i movimenti delle colonne partigiane che convergono a Milano. Nel tardo pomeriggio del 26 aprile radio Milano riapre le trasmissioni con la lettura della prima ordinanza del CLN.

ORDINANZA DEL CLNAI – Comitato di Liberazione Alta Italia (26/4/1945)

«Qui radio Milano liberata! In nome del popolo italiano il CLNAI assume tutti i poteri civili e militari. Proclama lo stato di eccezione in tutto il territorio di sua competenza. Tutti i corpi armati fascisti sono disciolti. I loro membri devono abbandonare il loro posto immediatamente  e recarsi nei campi di concentramento in attesa dell’accertamento delle rispettive responsabilità. Tutti gli appartenenti alle forze armate tedesche sono dichiarati prigionieri di guerra. Sono istituiti i tribunali di guerra. Essi siedono in permanenza e le loro sentenze sono emanate in nome del popolo italiano ed eseguite immediatamente. I membri del governo fascista e i gerarchi colpevoli di aver condotto alla soppressione delle garanzie costituzionali, di aver distrutto le libertà popolarti, creato il regime fascista, compromesso e tradito le sorti del paese  e di averlo condotto all’attuale catastrofe, sono puniti con la pena di morte e nei casi meno gravi con l’ergastolo»

Mentre ancora si combatte a Torino, a Venezia, a Piacenza, a Parma, dai microfoni di radio Milano liberata si succedono le notizie e le ordinanze del CLN e del Comando di Piazza: scandiscono le ore della liberazione e i momenti drammatici del crollo del fascismo.

NOTIZIE DA RADIO MILANO LIBERATA

26/4/1945

«Dalla frontiera svizzera fonti bene informate annuncerebbero la cattura di Mussolini da parte dei patrioti italiani presso la località di Palenzo. Il maresciallo Graziani, dopo aver cercato inutilmente scampo in Svizzera, si è arreso alle formazioni partigiane di Como. Sempre a Como, il segretario del PFR, Pavolini, si è asserragliato con un centinaio di Camicie Nere in una caserma ed è strettamente assediato dai nostri partigiani»

27/4/1945

«Avanguardie della V Armata sono entrate a Lodi. È probabile che gli anglo-americani possano essere in giornata a Milano  intanto le voci di una capitolazione totale delle forze armate tedesche in Italia si vanno sempre più confermando».

«A Rovagnate patrioti della brigata Adda hanno arrestato Farinacci. Al momento dell’arresto si trovava su una automobile militare germanica, in compagnia di un maresciallo tedesco e di due donne. Farinacci è stato accompagnato a Vimercate, al comando della brigata Adda».

Mussolini è in fuga verso la frontiera svizzera. Il 28 aprile la radio trasmette la notizia che è stato catturato e giustiziato, con un gruppo di gerarchi e con Claretta Petacci.

ANNUNCIO DELLA FUCILAZIONE DI MUSSOLINI  (28/4/1945)

«Qui radio Milano liberata! Volontari della libertà si sono impadroniti oggi alle 16, a Giulino di Mezzegre (Como), di Mussolini, Liverani,  Ruggero, Barracu, Romano, Coppola, già professore a Bologna e collaboratore del  «Corriere della Sera», Bombacci, Porta, Gatti, Daquanno, giornalista del regime e membro della feroce pattuglia futurista-imperialista, della Petacci e di altri gerarchi di minore importanza giustiziandoli dopo un breve ma regolare processo».

L’incarico di eseguire la sentenza emessa dal CLNAI nei confronti di Mussolini è stato affidato al colonnello Valerio (Walter Audisio).

(Tratto da Dossier di Guerra – documenti originali – Fabbri Editori)



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