Bello (quanto una tavanata galattica) questo servizio del TG1 intitolato La nuova ossessione (nel video inizia al minuto 30:30) . Si parla del fatto che “sono sempre di più gli italiani che non rinunciano ad internet neanche in riva al mare” e ad un certo punto – dopo aver visto gente in spiaggia con smartphone, tablet e notebook – la giornalista si affretta a dire con tono ansiogeno:
La vacanza che corre sul web, gli amici sono quelli rimasti in città, sms continui, suonerie che irrompono nella tranquillità di una mattinata al mare. Il confine con la maleducazione è labile, ma l’ansia da connessione è tale che, ci spiegano, anche la scelta del lido passa dalla potenza della rete WiFi.
Un momento: gli SMS continui e le suonerie che irrompono nella tranquillità ci sono dagli anni ’90, da quando i telefonini hanno cominciato a diffondersi e i supercafoni hanno cominciato ad ostentarli senza rispetto per la quiete altrui. Che non ha nulla a che fare con il fatto di volersi connettere ad Internet sempre e comunque (per scelta o per dipendenza, anche se quest’ultima effettivamente può portare l’utente ad alienarsi).
P.S. Lulgio (anziché Luglio) lo trovate scritto sul sito web del TG1