Non capisco perché ci ostiniamo a parlare di conflitti di interesse. Mettiamocelo in testa: in Italia il conflitto di interessi non esiste.
Noi siamo avanti, noi non ci fermiamo davanti alle evidenze e ai fatti; guardiamo oltre! Anzi, Da un’altra parte.
Volete mettere un ministro che ha a talmente tanto a cuore il paese che da solo supera ogni interesse personale e ogni contraddizione per governare come Dio comanda?
Povera Maria Elena, quando il governo ha salvato per la prima volta la banca di cui il Babbo è stato vicepresidente è uscita persino dalla stanza. Che gesto nobile, quale prova di correttezza. Sì è semplicemente assicurata che venisse firmato e poi si è silenziosamente congedata dal consiglio dei ministri.
Pensate che atto di cieca fiducia: ha lasciato da soli in una stanza gente del calibro di Padoan,Renzi e Alfano senza batter ciglio. Se non è coraggio questo, eh su! Io al posto suo avrei pensato subito a una rapina a viso scoperto.
E poi smettiamola di spettegolare, Maria Elena è la purezza al governo: “Tanto gentil e azionista pare la Maria Elena nazional astuta, quando alla Leopolda alla lontan i correntisti truffati saluta!”
Pietro Vanessi, Renzi e lo Spirito Ambientalista
E poi di che conflitto parliamo? Da che è mondo è mondo in Italia tutti pensano prima alla famiglia. E ammettiamolo! Padri e madri farebbero carte false per un posto fisso per i figli, si venderebbero l’anima, e per una volta che è un’affettuosa figliuola azionista vuole dare un po’ di serenità al babbo la vogliamo lapidare? E allora prendiamo a calci in culo Pinocchio!
Che poteva fare poi Matteo Renzi se non accogliere a smanicate aperte il grido d’aiuto della venere dell’Etruria? Chiamare in segreto lo stregone Padoan e preparare la pozione magica del bail-in?
Il vostro fidato e onesto istituto di credito vi ha truffato per anni rifilandovi obbligazioni ad alto rischio facendovele passare per investimenti garantiti e ora sta fallendo? Ci dispiace non è colpa sua; pagherete coi vostri soldi cari correntisti, perché la vostra banca ha già dovuto pagare cifre astronomiche per consulenze e stipendi per dirigenti e sindacalisti giusto per farli star zitti. Non è che può pensare a tutto lei.
Ma Matteo ora ha la soluzione. Come sempre invoca l’Onnipresente Cantone. Dal Mo.se all’Expo’, fino al Giubileo, l’Italia è oramai un organismo malato nelle mani dell’onesto cerusico Cantone. La garanzia Cantone è la cartina tornasole di questa classe politica e pian pianino gli commissioneranno anche le indagini sulla sparizione della carta igienica nei cessi del parlamento.
Renzi chiamando in aiuto a ogni piè sospinto Raffaele Cantone dimostra solo che non è in grado di gestire onestamente e attraverso i legittimi mezzi istituzionali il Governo del Paese.
Un consiglio poi per Raffaele Cantone, come dice il proverbio: “Chi ha lupi per colleghi, porti il can sotto il mantello.” Le brutte compagnie non portano mai niente di buono.
commenta: Il conflitto di interessi non esiste, ma per sicurezza chiamiamo Cantone.