Beppe Grillo ha detto che persino la mafia non strangola i commercianti che le pagano il pizzo perchè sa bene che se li portasse al fallimento non ricaverebbe più niente da loro, a differenza di Mario Monti, che invece strangola le attività commerciali facendo una politica di sola pressione fiscale la quale spesso porta al fallimento di un’attività specialmente nel caso di aziende che vantano crediti nei confronti dello stato e che non vengono da questo onorati entro i dovuti termini di scadenza mentre pretende invece che le suddette aziende paghino tutte le imposte dovute alla scadenza, pena il ricorso al pignoramento dei beni aziendali da parte di Equitalia, che porta inesorabilmente alla morte di un’ attività con conseguente perdita di posti di lavoro e mancati introiti erariali futuri da parte dello stesso stato. I detrattori di di Grillo hanno riportato soltanto una parte delle sue dichiarazioni per dare ad intendere ai più ingenui e ai meno informati che Beppe parteggi per la mafia mentre invece nella realtà dei fatti coloro che aiutano veramente la mafia sono proprio I ” geni ” dell’economia come Mario Monti che amazzano di tasse le attività, non pagano il dovuto a quelle aziende che vantano crediti nei confronti dello stato e in più non fanno niente per obbligare le banche ad investire nelle piccole imprese una parte cospicua dei soldi avuti dalla BCE al 1% perchè anche negli ormai rari casi in cui queste danno il fido a qualche impresa lo fanno ad un tasso del 7% o dell’8% per cui molte attività falliscono e vengono rilevate, guardacaso, proprio dalla mafia per quattro soldi. Mario Monti fu chiamato da Paolo Cirino-Pomicino, ministro del bilancio tra il 1989 e il 1992, a far parte dei suoi consulenti finanziari ed è grazie alla sua ” consulenza ” che il debito pubblico salì dal 97,6 al 110,3%. A ricordarlo è stato proprio il ” supertecnico “, aggiunto da Monti, Gianfranco Rotondi. Se Giorgio Napolitano invece di nominare Mario Monti senatore a vita ed insediarlo nella poltrona di presidente del consiglio avesse prima consutato le Pagine Gialle sotto la voce ” ragionieri ” forse nè avrebbe trovato uno che magari sarebbe riuscito anche ridurre un po’ il deficit senza contemporaneamente mandare il paese in malora come sta facendo l’illustre bocconiano. Il debito è infatti ulteriormente aumentato di altri cento miliardi e per contro il paese è andato ancor più in recessione di quanto non lo fosse già sotto la irresponsabile e nefasta gestione del precedente governo Berlusconi-Tremonti. Monti non c’ha salvati proprio da nessun deffault perchè gli attacchi degli speculatori e l’aumento dello spread dipendono esclusivamente dagli sporchi giochi che fanno tra di loro le banche e le agenzie di rating, a prescindere dalle politiche interne dei governi nazionali, come dimostra la recente vicenda della Spagna che ha pur già approvato nella sua costituzione l’obbligo del pareggio di bilancio proprio come Monti ha iniziato a fare anche quì in Italia : la Standard&Poor’s ha declassato la Spagna di due punti portandola a BBB+, lo spread dei bond spagnoli è salito ad oltre 400 punti e la disoccupazione è al 24%, ciononostante, dopo il declassamento della Spagna, alcune banche inglesi hanno comprato molti bond spagnoli, ma il fatto più singolare è che gli azionisti di queste banche sono gli stessi che detengono anche la maggioranza azionaria della S&P, l’agenzia di rating che ha appunto declassato la Spagna!