Il consumo di sushi e i vermi nel cervello

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Sarebbe bene chiarire una volta per tutte la questione dei vermi nel cervello dovuta al consumo di sushi.
Tempo fa girava sul web la notizia di un impiegato giapponese, consumatore abituale di sushi, nel cui cervello erano state trovate larve di vermi. Notizia che poi si è rivelata una bufala: la persona in questione aveva tutt’altro problema, ovvero un cancro della cute del cranio e conseguentemente una degenerazione di tutti i tessuti circostanti. Ma ora veniamo alle reali conseguenze del consumo della pietanza giapponese per eccellenza. Il sushi, come la carne cruda, può contenere al suo interno dei parassiti che al massimo possono causare infezioni intestinali, mentre non ci sono evidenze mediche che permettano di correlare l’assunzione di sushi alla comparsa di vermi nel cervello. In particolare, le larve vive presente nel pesce possono causare malattie dell’apparato gastro enterico e degli organi interni (ad es, il fegato). Quelle morte, invece, possono causare forme allergiche nell’uomo (orticaria, shock ecc). Per uccidere il parassita è necessario o cuocere il cibo a 65 gradi per 1 minuto o congelarlo a -20 gradi per una settimana Il cervello ipoteticamente può essere infestato da vermi, ma solo se li si porta direttamente in loco: non possono certo passare, tantomeno in forma di larva, dal tratto digerente al cervello. Quindi, mistero risolto e un consiglio: scegliete il sushi solo quando è freschissimo o quando siete nei migliori ristoranti. Detto questo, buon sushi a tutti!