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Il conto salato del Bunga bunga Oltre 2,5 milioni nel 2010

Da Astonvilla
Il conto salato del Bunga bunga Oltre 2,5 milioni nel 2010
"Ma guarda che lui ti cambia la vita...". Di fronte al rifiuto all'invito a una delle tante feste in casa del premier, la gemellina Imma De Vivo (celebre per le comparsate a "Quelli che il calcio" e a "l'Isola dei famosi"), non sembra credere ai suoi occhi. È il 25 settembre scorso. Improvvisamente si libera un posto per l'imminente cena. Imma decide di invitare la sua amica Carlotta.
Che però risponde di essere già impegnata. "Ma tu sei pazza? Queste occasioni non si ripetono". E ancora, "non sempre è Natale". Effettivamente, facendo due conti sulle cene organizzate dal premier nel solo 2010, per stare dietro a tutte le invitate, alle loro esigenze, ai gioielli, alle buste piene di banconote da 500 euro (da un minimo di 2000 euro fino ai più generosi 10 mila) la spesa per il Cavaliere ha superato abbondantemente i 2,5 milioni di euro (dal conto sono escluse le feste in Sardegna e le cene a Palazzo Grazioli). Grazie alle intercettazioni emerge come ogni serata alla corte di Arcore sia costata dai 50 ai 70 mila euro. Dal gennaio 2010 diciassette festini in tutto: la spesa sfiora abbondantemente gli 800 mila euro. Bazzeccole rispetto a quelle che sono state le altre spese vive sostenute dal precisissimo cassiere del Cavaliere, Giuseppe Spinelli. Doveva passare tutto da lui, non prima del beneplacito, s'intende, diretto di Arcore. Poi, i soldi magicamente giungevano nelle mani delle invitate. Avevano bisogno di tutto. Sette appartamenti in via Olgettina 65,
di varie metrature. Il Cavaliere si è fatto carico di due monolocali (canone mensile da 650 euro), 4 bilocali (850), per finire al più spazioso trilocale (1400 euro) in cui, però, convivevano 3 delle presenze fisse di Arcore. Per loro, nel pacchetto, erano previste anche le spese delle bollette di energia elettrica e gas, che con cadenza trimestrale la factotum Nicole Minetti ritirava personalmente.
La procura ha accertato, per esempio, che tra questi pagamenti (quasi tutti effettuati negli sportelli degli uffici postali di Cologno Monzese), in mezzo alle ricevute delle bollette delle frequentatrici di Arcore (comprese le spese della consigliere regionale Minetti), c'erano anche i versamenti all'Inps dei figli di Berlusconi, Pier Silvio e Barbara. Impossibile quantificare le spese esatte. Solo per gli affitti, Berlusconi si è fatto carico di 7400 euro mensili, a cui si devono aggiungere le caparre depositate ogni volta che la schiera di donzelle andava ad ingrossarsi. E così, al conto totale vanno aggiunti altri 100 mila euro. Oltre al milione e 200 mila euro girati ai "reclutatori" delle ragazze, Lele Mora ed Emilio Fede.
Nel settembre scorso, l'onnipresente Imma De Vivo, attende il via libera per ottenere con la sorella uno degli appartamenti di via Olgettina. Per avere le carte in regola deve seguire un iter collaudato. La prima interlocutrice è sempre la Minetti. "Senti tesorino - esordisce la De Vivo - allora io parlo con lui (Berlusconi, ndr) che automaticamente da solo l'ok a Spin (Spinelli, ndr) e poi fa tutto...". Spessissimo, infatti, le ragazze della corte chiamano direttamente Silvio (una volta impegnato in Russia, il Cavaliere non risponde). Il 19 ottobre, la soubrette Elisa Toti è al telefono con la Minetti. Soffrendo di vertigini, chiede di cambiare il suo monolocale, al quarto piano. La pratica sembra un po' complicata, e allora, l'ex igienista suggerisce la strada più breve "l'unica cosa che ti chiedo, magari, se tu riesci a fare un colpo di telefono a lui, per chiedergli...". Negli ultimi mesi dell'anno, qualcosa sembra però improvvisamente incepparsi nel meccanismo. Da metà settembre, la ciurma delle abitué dei festini, è in allarme. In concomitanza con i primi spifferi sul Rubygate, gli inviti ad Arcore evidentemente si diradano. Il 23 settembre, la stellina Barbara Faggioli, chiama disperata Nicole Minetti. Barbara è realista, "tu bene o male hai il tuo lavoro (consigliere regionale), tu guadagni tot, non te lo leva nessuno.. ... e metti tra due anni e mezzo quante cose possono capitare?". Barbara cerca di cautelarsi per un futuro che sembra sempre più incerto. "Lui (Berlusconi, ndr), può sparire, può non farsi più sentire, può succedergli qualcosa...". A questo punto, gli investigatori annotano: "Barbara continua a parlare del fatto che senza di Lui lei sarebbe finita e vuole una garanzia per il futuro e questa garanzia è rappresentata da un acquisto di una casa da poter vendere, cosa che Nicole approva".
Il 27 settembre, un'altra delle preferite del premier, Raissa Skorkina, chiama direttamente Spinelli per dirgli che "io ho finito la benzina (il denaro, ndr)". L'8 di ottobre, anche Aris Espinosa sembra essere a corto di liquidi. Attraverso un sms alla Minetti, Aris è piuttosto esplicita: "Io l'ho chiamato ma lui come sempre non mi risponde!!! Sono indietro con alcune cose da pagare!!! Non possiamo fare che ci mettiamo d'accordo io e te?". Il 9 ottobre la Minetti contatta Barbara Faggioli, quest'ultima è allertata: "Adesso mi rimangono 1000 euro, devo fare cassa". La Minetti non è incoraggiante su un'imminente nuovo invito "vedo buio sto weekend". Il 12 ottobre, Airis Espinosa chiama Iris Berardi. Quest'ultima confida disperata: "Amore, non ho più un euro, voglio andare un po' da Spinaus (Spinelli, ndr)". "A chi lo dici, anch'io, cazzo", la replica della Espinosa, che aggiunge sconsolata "lui praticamente si è dimenticato di noi". Iris, aggiunge di essere in casa solo con il cane "fiocco di neve", "anche lui qui senza mangiare, per due giorni non c'ha da mangiare, che cazzo di vita, anziché fare le signore". La magra conclusione delle due interlocutrici: "Questo condominio è diventato un puttanaio... tutte mignotte...". Due giorni dopo, Marystella è sull'orlo di una crisi di nervi "ma lo sai dove sono andata io?", interroga ancora le Espinosa. "Sono arrivata al punto di chiedere al marito di mia madre di prestarmi 500 euro cara mia... sono rimasta senza un soldo". 

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