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Il coraggio di scegliere insieme allo Sport Coach

Creato il 12 marzo 2012 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Due discipline. Uno Sport Coach!Nello sport come nella vita, lo Sport Coach ti aiuta non solo a migliorare le tue performance con l'allenamento mentale ma anche a focalizzarti su quello che vuoi veramente.

Mi è capitato di recente di leggere articoli sull'avviamento allo sport dei bambini e dei ragazzi giovani e c'è un dato interessante.

La tendenza oggi sembra essere quella di cambiare una disciplina all'anno, dal calcio, al basket poi magari nuoto e di nuovo calcio.

Da una parte credo che se l'obiettivo è quello di fare attività fisica e stare in mezzo ai compagni certamente ogni attività fisica è buona, dall'altra si nota un forte abbandono in giovane età a causa della demotivazione e della mancanza dei risultati. Questo accade anche perché spesso i bambini seguono le volontà dei genitori o le compagnie di amici più che loro inclinazioni personali.

Credo che sia giusto cercare la propria strada e cercare la propria vocazione, arriva però un momento in cui, se si vogliono ottenere risultati deve cambiare l'approccio. Questo è vero per lo sport tanto quanto per qualsiasi cosa scegliamo di fare nella vita.

Abbiamo spesso parlato, in questi articoli, di come trovare la motivazione a fare una cosa che non ci va tanto di fare, come andare in palestra, andare a correre o intraprendere altre attività, da livello dilettantistico fino ad arrivare a quello professionistico.

Da una parte come Sport Coach ho gli strumenti per aiutare le persone a trovare la motivazione, dall'altra parte mi chiedo spesso: ma chi glielo fa fare? O cosa spinge una persona a voler fare proprio quella cosa e non una diversa? Cosa vuole ottenere? Qual è l'obiettivo?

Mi spiego meglio: siamo sicuri che quello che diciamo di voler fare sia quello che vogliamo? O forse viene da condizionamenti di amici, familiari, volontà e sogni di altri che ci troviamo ad inseguire?

L'esempio della foto iniziale spiega per me perfettamente questo concetto: Michael Jordan, il miglior giocatore di basket di tutti i tempi, ma la sua storia sportiva inizia al college, dove pratica football americano e baseball. Viene escluso dalla squadra di basket e gioca per un anno per quella delle riserve. Entro la fine del college si aggiudica la convocazione all'All Star Game delle High School. Vince tutto quello che è possibile vincere e nel 1993, dopo la morte del padre, decide di mollare il basket. Nel 1994 passa al baseball, dice di voler dimostrare di poter primeggiare anche in un'altra disciplina, ma queste decisione è fortemente influenzata dalla morte del padre, che lo avrebbe voluto campione nel baseball come invece lo è stato nel basket. Gioca per un anno e mezzo in Minor League ma i suoi risultati sono sotto le aspettative e nel 1995 dichiara conclusa anche la sua carriera nel baseball. Decide quindi di tornare al basket, dopo 17 mesi di inattività si allena così duramente da tornare ad essere il numero 1 al mondo in meno di un anno. Nel 2003 Michael si ritira definitivamente dalla carriera lasciando un segno indelebile nella storia del basket americano e mondiale. Ti ho fatto un riassunto per farti capire che nonostante Jordan avesse indiscusse doti sportive e potesse giocare con risultati mediocri in Minor League, dove forse alcuni atleti non sono nemmeno mai arrivati, la sua vocazione non era quella, il suo grande dono era il Basket e forse l'impegno e la costanza che riusciva a mettere sul parquet non erano gli stessi che riusciva a mettere in un campo da baseball.

Io credo che non sia un caso che i risultati arrivino solo quando tutto, ogni parte del nostro corpo, della nostra vita e dei nostri sogni stia lavorando quello. Se solo una piccola parte di noi sa che non sta perseguendo quello che davvero vuole, i risultati non arriveranno e la demotivazione prenderà il sopravvento.

Tutto questo per dirti che a qualunque livello tu ti stia allenando, per qualunque disciplina, prendi le domande sopra e prova a chiederti veramente se stai seguendo il tuo sogno e i tuoi obiettivi oppure quelli di altri. La determinazione con cui risponderai a quelle domande, ti darà già un buon metro per capire dove arriverai.

Se ti stai imponendo di andare in palestra, andare a correre o fare altre attività, fatti ugualmente le stesse domande e in merito a questo voglio darti un suggerimento: concentrati sull'obiettivo!!!

Vedila da questo punto di vista, se hai scelto di andare a correre ma non ti piace farlo e ti costa molta fatica, immagino tu lo faccia per ottenere qualcosa, per un obiettivo finale. Ti faccio il mio esempio, io odio correre, da sempre, e la preparazione atletica che facevo prima della stagione pallavolistica in cui si correva tanto era per me durissima. Questa associazione per me è rimasta forte, io corro quando voglio mettermi alla prova, quando il mio obiettivo è allenare la mia forza di volontà, perché è una cosa che non mi piace fare. Però vedi, se io volessi dimagrire o tenermi in forma, secondo te sceglierei la corsa? Ma certo che no, altrimenti sarebbe un complicarmi la vita e andrei con ogni probabilità verso una delusione. Se dovessi tenermi in forma, sceglierei qualcosa che mi diverte, partite di beach volley tra amici, magari andare ad arrampicare o nuotare.

Ci sono infinite strade possibili per tantissimi degli obiettivi che ci poniamo, è importante scegliere quella che va di pari passo con le nostre aspirazioni, volontà, capacità e infine ma non meno importante, con i nostri sogni. Questo vale davvero per ogni ambito, e ovviamente più sale il livello e più importante e ambizioso il nostro sogno, più le possibilità e le strade diminuiscono e il percorso diventa un pò più "obbligato", ma se è quello che ti piace fare la strada che per altri rappresenta una montagna invalicabile, per te sarà semplicemente un sentiero in salita.

Scegli ciò che ti fa sentire bene e preparati ad assaporare i risultati!

A presto!

Sara Gatti
Di Sara Gatti


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