PROVVEDIMENTI PER LE IMPRESE CHE HANNO DEBITI CON LO STATO
Monti: «Entro quest’anno daremo 20-30 miliardi di debiti alle imprese»
Mi rigiro nella bocca questo titolone del corriere della sera in prima pagina su internet che linka poi questo articolo con la consueta velina dalla presidenza del consiglio dove finalmente si capisce che cazzo si voleva dire. I debiti sono crediti, ma al corriere non conoscono la differenza. “Dare 20-30 miliardi di debiti alle imprese” è un costrutto stocastico, dadaista o forse futurista dall’incerto significato. Chi è l’autore, venga sul palco a raccogliere l’applauso. Sarà il solito raccomandato in questo paese di mezze pugnette dove i capi giungono al comando per aver leccato, compiaciuto o sessualmente soddisfatto i superiori sconosciuti e si circondano di merdine a loro inferiori per non farsi sopraffare.
De Bortoli, e fai una cazzo di cazziata a sta gente. Sette cifre di stipendio annuale e nemmeno questo guardi? Scrivete cazzate, ma almeno fatelo bene. Se no, di questo passo, nemmeno più quei quattro ciucci che vi danno credito vi prenderanno sul serio. Dai De Bortoli, chiama me, che per sei cifre, non sette, ma pure cinque, faccio credere a questo popolo di mezze pugnette quello che i tuoi capi vogliono che creda. Giuro. Ci ho messo pure un congiuntivo. Dì la verità, non c’eri più abituato.
edit: dopo venti minuti il mio amichetto de Bortoli ha fatto sistemare la cosa. Per 80k all’anno vado al corriere e sotto falsa firma disinformo su qualsiasi argomento. Ferrù, nun ce penza cchiù. Scrivi che ti sistemo a situazione.
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