Il costo dell’assicurazione, in Italia, è qualcosa di estremamente illogico. Esso varia in base al luogo di residenza del proprietario del mezzo, nonché in base alla sua età, al sesso e al numero di incidenti provocati. Ora, secondo me l’unico parametro davvero necessario è l’ultimo, ossia il numero di incidenti causati e, perché no, di infrazioni commesse. Tutti gli altri suonano come discriminazioni belle e buone, a partire dal luogo di residenza. In sostanza le assicurazioni italiane raccolgono dati in base ai quali compilano delle statistiche che vengono poi utilizzate per stabilire i prezzi delle polizze. Perciò, se si vive in una provincia dove gli incidenti sono tanti, e le truffe assicurative pure, e si è neopatentati, ecco che il costo della polizza sale alle stelle senza una motivazione oggettiva. Il malcapitato di turno non ha ancora fatto nulla di male, ma si trova a pagare le malefatte di altri individui…
Non esiste un vero meccanismo che permetta di distinguere fra guidatori virtuosi e guidatori scellerati. Di fatto ci si basa su statistiche impersonali che vanno a penalizzare anche chi non ha mai provocato incidenti e non intende farlo. I prezzi sono alti per tutti, sia per i buoni che per i cattivi, insomma. Dove la concentrazione di cattivi sembra essere più elevata, i prezzi sono ancora più salati, spingendo anche le persone più oneste a valutare la possibilità di circolare senza copertura assicurativa, con tutti i problemi che possono conseguirne. So che alcune compagnie non accettano neppure di assicurare veicoli a due ruote. Penso che a livello legale questo non si possa fare, ma comunque succede. Le compagnie che invece accettano di assicurare moto e ciclomotori nelle zone considerate più a rischio, sparano prezzi al di fuori di ogni logica, i quali possono arrivare a superare addirittura il valore del veicolo stesso. Ho letto di premi assicurativi annuali di oltre 1.000 euro per uno scooter che probabilmente non ne vale altrettanti, e stiamo parlando di polizze base prive di qualsiasi pacchetto aggiuntivo (furto, incendio ecc.).
Chi vive in province considerate meno a rischio, paga di meno, ma pur sempre troppo rispetto al ritorno reale che ottiene dalla propria assicurazione. Io ho la patente da quando avevo 16 anni e ho sempre pagato l’assicurazione delle mie moto da allora. Non ho mai provocato incidenti né sono stato coinvolto in incidenti provocati da terzi. Ho sborsato migliaia di euro e non mi è tornato indietro niente. Quando ero neopatentato dovevo pagare cifre davvero pazzesche e non ne comprendevo il motivo. Non si capisce poi perché moto e ciclomotori debbano pagare come le auto e a volte anche di più, visto che i danni da essi arrecati in caso di incidente sono solitamente inferiori rispetto a quelli provocati da un’automobile, che può ferire molte persone e distruggere altri mezzi anche costosi. Siamo in Italia e certe cose non hanno una logica. Funzionano così e basta…
Assodato che le assicurazioni manifestano tale comportamento scorretto nei confronti degli utenti, è bene pensare a qualche alternativa. I motociclisti francesi si sono trovati nella nostra stessa situazione circa 30 anni fa, quando i prezzi dei premi assicurativi per moto e ciclomotori cominciarono a salire alle stesse senza una motivazione valida. Essi si opposero a questa situazione in maniera compatta, formando un gruppo composto da migliaia di individui spinti dalla comune passione per le moto e da un’obiettivo condiviso: dare vita ad una propria compagnia assicurativa. E così fecero! Crearono una compagnia assicurativa gestita da motociclisti, per motociclisti. Chiesero agli interessati di effettuare un versamento individuale di 280 franchi, in maniera tale da realizzare un fondo legalmente valido per poter creare una compagnia assicurativa. Fondarono la Mutuelle des Motards (http://www.mutuelledesmotards.fr/), compagnia tutt’ora attiva ed estremamente florida, che raccoglie circa l’80% delle polizze assicurative dei mezzi a due ruote.
La Mutuelle des Motards non si occupa soltanto di fornire pacchetti assicurativi, ma anche di fare prevenzione ed educazione. In questo modo si è riusciti a diminuire il numero di sinistri e i prezzi delle polizze sono diventati decisamente più bassi di quelli che dobbiamo pagare noi in Italia. Al tempo stesso i servizi offerti sono attenti alle esigenze dei motociclisti, cosa che non sempre accade con le compagnie standard, perciò ai dueruotisti francesi risulta estremamente conveniente scegliere la Mutuelle des Motards.