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Il Counseling, un’abitudine relazionale

Da Anna
Il Counseling, un’abitudine relazionale


Vito Mancuso sostiene che “ognuno di noi è abitato da una duplice melodia: una melodia interiore che risuona da sé quasi in modo necessario («per l´uomo il carattere è il suo destino», diceva Eraclito) e una melodia esteriore che eseguiamo consapevolmente in relazione agli altri con le parole, le azioni, i sorrisi, i silenzi e le altre consuete cerimonie quotidiane.  Ognuno contiene una sorta di polifonia: da un lato il canto fermo o basso continuo rappresentato dalla musica che scaturisce dal temperamento personale indipendentemente dalla volontà, e dall´altro il motivo dominante, più acuto, più elaborato, dato dalle azioni e dalle parole volontarie, che si sovrappone al basso continuo del temperamento”.

La dimensione del sé, quando è autentico, si nutre della relazione e ne trae linfa quotidiana. Già Rogers sosteneva che la stessa relazione è curante, non in quanto parte di una strategia terapica, maper la sua stessa natura
La dimensione esistenziale attraversa le situazioni, gli eventi e le storie attraverso una continua narrazione ed è proprio questo confronto ed intreccio di storie che nutre la mente, il corpo e lo spirito.
Vivere una vita piena, oltre i media, in una dimensione che coinvolge tutti i sensi _ compreso l’olfatto ed il tatto_ rende l’esperienza viva.E nella società della “solitudine esistenziale”, il Counseling è quel luogo dove possiamo mostrarci per come siamo, senza veli, mostrando le fragilità e le zone d’ombra della nostra personalità, per condividere, rassicurarci, risolvere quei piccoli problemi che, in solitudine, possono diventare enormi, come negli incubi dei bambini.
E’ unpercorso di crescita”e non una terapia, perché ciò che vogliamo contattare è la parte resiliente, la parte forte che c’è in ciascuno di noi. Non si tratta di cambiare o ristrutturare la nostra personalità, si tratta, piuttosto, di condividere mondi e allagare le prospettive, la dove la solitudine ci fa vedere soltanto una parte della visione, la nostra. E quando ci diamo la possibilità ci esplorare altri mondi, altre possibilità, talvolta possiamo decidere,in autonomia, di modificare anche quei comportamenti che oggi non hanno più senso d’esistere.
Il Counselingè un regalo che facciamo a noi stessi, con il vantaggio che, al contrario di un bel paio di scarpe nuove o il nuovo modello di smartphone, o qualsiasi oggetto che poi col tempo perderà di valore, rimarrà in noi come momento evolutivo e costante apprendimento.

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