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Il CUS Torino dà battaglia a Siracusa nei playoff A1 di Tennis Tavolo

Creato il 19 aprile 2012 da Sportduepuntozero
CUS Torino Tennis Tavolo - Foto di Massimo Pinca

CUS Torino Tennis Tavolo - Foto di Massimo Pinca

Non è stato un anno semplice per il CUS Torino Tennis Tavolo. La squadra che l’anno scorso ha vinto il campionato di Serie A1 è stata leggermente rivoluzionata con l’innesto di Li Kewei ed il cambio di guida tecnica. La speranza di ripetere l’exploit della scorsa stagione si è affievolita partita dopo partita, ma guai a dare per spacciata una squadra di grandi talenti. È in queste circostanze che il Campione viene fuori e dà il meglio di sé stesso.

Così, il CUS Torino è rimasto aggrappato alla vetta della classifica, nonostante qualche passaggio a vuoto. Già, perché se può capitare una partita storta, è difficile immaginare intere giornate in cui tutto il team fatichi ad entrare nel match. Il caso più emblematico si è avuto in casa contro Siracusa il 17 febbraio. Sulla carta non era un incontro semplice: entrambe le squadre con aspirazioni di playoff si davano battaglia per conquistare più punti ed una posizione favorevole in vista della post-season.

In quell’occasione il CUS Torino venne travolto dai siciliani. Il 4-1 finale rendeva giustizia alla squadra ospite che aveva giocato meglio e che si era meritata pienamente l’incontro. Da allora i piemontesi hanno fatto grossi passi in avanti ed hanno chiuso il campionato al terzo posto con 17 punti in 14 gare, frutto di 7 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, maturati grazie a 41 incontri vinti e 31 persi, 157 set conquistati a fronte dei 127 in cui è arrivata la sconfitta e 2725 punti a referto rispetto ai 2526 subiti.

Adesso è giunto il momento di lasciarsi il campionato alle spalle: domani si gioca la prima partita playoff. Di fronte ci sarà nuovamente Siracura, la stessa squadra che due mesi fa aveva calpestato un CUS Torino in evidente difficoltà. Si giocherà l’andata nel capoluogo Piemontese, mentre il ritorno è in programma il 4 maggio in Sicilia.

di Edoardo Blandino


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