Magazine Attualità

Il cybercrime ha un mercato vasto. I ricavi superano quelli dello spaccio della droga

Creato il 11 settembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Il cybercrime ha un mercato vasto. I ricavi superano quelli dello spaccio della drogaUno studio condotto dalla Symantec Corp, , stima i ricavi globali dei cybercrimini o crimini commessi tramite l’ausilio del web in ben 114 miliardi di dollari all’anno. La relazione 2011 della Norton sul “Cybercrime” ha sostenuto che ben 431 milioni di adulti sono stati vittime a livello mondiale solo lo scorso anno, con ricavi superiori alla combinazione dei mercati neri globale della marijuana, cocaina ed eroina.

Lo studio terminato in questi giorni ha dimostrato che ad essere ingaggiati in attività criminose  nello spazio virtuale sono sopratutto soggetti di sesso maschile  di età 18-31 anni, quasi tutti poi, hanno l’accesso alla rete dal loro telefono cellulare, come le vittime più probabili.

Giovanni D’Agata in una sua nota fa notare come siano  inquietanti, questi dati anche perchè essi sono indicati e rilevati  da uno dei più importanti produttori di antivirus e software per la sicurezza dei pc mondiale, che dovrebbero far meditare i governi del pianeta sull’infinita prateria criminale che la rete può consentire se non viene garantita con strumenti più efficaci la sicurezza della navigazione e dell’utilizzo degli strumenti informatici.

Secondo Giovanni D’Agata, la sfida che oggi i governi e le polizie del mondo dovrebbero avviare è una battaglia che dovrebbe essere fatta su scala globale, con strumenti tecnici e giuridici di caratura internazionale, perché la rete ha in sé la preziosa caratteristica di non avere confini geografici o barriere di alcun tipo che al contempo rendono ancor più vulnerabili gli utenti per le infinite possibilità che essa stessa consente, sempre più anche di natura delittuosa.

Related content:

  1. In Libia torna internet
  2. Internet e famiglie italiane? Non è una lovestory!
Better Related Posts Plugin

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine