Il progresso verso la mia conformità prosegue, e con ottimi risultati.
Ne ho avuto la prova proprio qualche giorno fa, quando sono stata citata e presa per il culo dal Deboscio. Me l’ha detto un mio amico stamattina, io non me ne ero accorta.
Mentre con rinnovato ardore mi metto lo smalto rosso e mi preparo a un giovedì sera di gloria portoricana in cui nessun FILF o quarantenne sarà al di fuori della mia portata, ecco la foto testimonianza.
Qualche tempo fa (per non dire anni fa) citai il deboscio come esempio programmatico di cinismo assoluto, attaccabile solo sotto la lente del loro stesso merchandising. Deboscio mi scrisse una email e mi ringraziò per averli citati. E’ venuta l’ora di restituire quel ringraziamento, e lo farò con le parole di Victoria Ocampo indirizzate a Tagore:
“(Come posso ringraziarvi i inglese, dal momento che trovo sarebbe difficile ringraziarvi in francese o in spagnolo!)
Non ci sono parole“.
Ma fatti, foto, testimonianze: questa è gratitudine.
Ora so qual è il prossimo passo: finire su di un Cafonal come grassa promessa dall’insostenibile peso dell’ego.
Ma non succederà, perché il processo di conformità si fermerà di fronte a un ineluttabile e insostituibile dato di fatto: la taglia del mio reggiseno. O la paga a cottimo mi farà presto ritornare a una vita nella sobrietà, in una Quarto Oggiaro reale.