02/01/2015
Il nostro Centro Nazionale delle Ricerche (Cnr) in collaborazione con l'Università di Catanzaro hanno individuato le modificazioni del tessuto cerebrale correlate con l'esperienza di déjà-vu.
L'esperienza di un déjà-vu è comune a molto di noi: interessa infatti circa l'80% della popolazione sana e consiste nella sensazione immediata di avere già visto, conosciuto o vissuto una determinata circostanza o persona. In realtà il fenomeno non interessa soltanto le persone sane, ma è anche una delle percezioni sperimentate in particolari tipi di epilessie parziali, dove l'alterazione percettiva rappresenta infatti l'espressione di un episodio critico.
I ricercatori del Cnr e della clinica neurologica della Università di Catanzaro hanno messo a confronto i correlati al livello del tessuto cerebrale nelle esperienze di déjà-vu delle persone affette da epilessia rispetto a quelle normali, i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cortex.
In effetti risulta che le aree interessate nell'un caso e nell'altro sono differenti: l'esperienza dunque non è supportata dallo stesso substrato neurofisiologico. In effetti in entrambi i casi, sia per i sani che per gli epilettici sono state individuate delle anomalie morfologiche del tessuto nervoso, ma esse interessano aree cerebrali differenti nelle due diverse situazioni: nei casi di epilessia le alterazioni interessano la corteccia visiva e l'ippocampo, mentre nei soggetti ani corrisponderebbero piccole alterazioni della corteccia insulare.
Nel primo caso sono quindi coinvolte le aree nervose deputate al riconoscimento visivo ed alla memoria a lungo termine, che evidentemente risultano alterate e malfunzionanti, nel secondo caso invece le alterazioni sono localizzate in un punto che connette, raccogliendole le percezioni sensoriali per convogliarle verso il sistema limbico della emozionalità.
Questo riscontro ha portato i ricercatori a concludere che nei soggetti sani la sensazione di déjà-vu sia dovuta non ad una alterazione della memoria, quanto ad una sorta di cortocircuito che associa nell'immediato quella sensazione ad una percezione emotiva vissuta in precedenza: in effetti mentre la nostra sensazione è di avere già vissuto una data circostanza, la verità è solo che quella situazione richiama una emozione già sperimentata.