Magazine Diario personale

Il Destino di Cenerentola

Da Ransie @_Ransie_
Tra i sogni di bambina quello di divenire principessa. Madre mi sparava via endovenosa "Sissi" (non l'edizione rifatta e disfatta con la porno Capotondi) almeno una volta al mese. Folgorata della principesse Disney sognavo sul piumone rosso a palle colorate della mia cameretta che un giorno sarebbe toccato a me quel destino.
Il destino di Cenerentola.
E' quella la vita alla quale ambisci quando sei piccola, stupida e ingenuamente ottimista. Non che per forza devi avere un'infanzia_barra_preadolescenza fatta di soprusi e umiliazioni ma visto che non sei la figlia di Tritone, non conosci nessun nano, tuo padre non è il sultano di Agrabah allora punti al peggio per aspirare al regale_barra_scontato vissero felici e contenti.Quando sei decisa di aver sognato abbastanza e di aver, sempre ingenuamente, considerato realizzabile il tuo "Progetto Cenerentola" passi al punto successivo: pianificazione di vita.
Il punto si riferisce al percorso di vita normale di una ragazzina come le altre, solo che loro non ce l'hanno il tuo obiettivo o almeno non lo sai.
Voti medio-alti a scuola, cremina per le mani, cura dei capelli, flirt adolescenziali senza alcun scopo di darla, uscite con gli amici, cinema e pop corn, attività sportiva (possibilmente nuoto o pallavolo), laurearsi negli anni prestabiliti lasciondosi un lievissimo margine e trovare il lavoro ambito e il fidanzato azzurro principe.
Ma non lo sai che anche i migliori piani vanno messi per iscritto? La famosa regola del nero su bianco?
No perché, sai che succede? Che se non te lo sbatti davanti tutti i giorni, ogni sacrosanta mattina proprio come il caffe' nero bollente, te lo dimentichi!
E quei lievissimi inconsiderabili poco ingombranti margini che avevi opportunamente considerato ti hanno divorato la vita!
Un piano B non ce l'hai. Era tutto così idilliacamente perfetto! Avevi tutto sotto controllo.
Ma la mattina sei troppo pigra per rispolverare il tuo piano, quindi butti giù bollente il caffe' nero e ti ritrovi a lavorare per qualcuno che non sopporti e che non ti gratifica, tutt'altro, a fare cose che al massimo ti serviranno due volte nella vita intera, a sognare i giorni in cui indossavi un vestito di chiffon rosa antico lungo fino al pavimento con bustino lavorato con perline e pizzi che ti serrava l'addome e risaltava il seno. I capelli fluttuanti che ondulavano nella tua corsa verso il tuo principe che ti aspettava ansioso con la scarpetta di cristallo in dono.
2010
Oggi hai scoperto che non sei cresciuta al di sopra del metro e sessanta, i tuoi occhi non sono mai diventati azzurro cielo e i tuoi capelli non sono mai stati in ordine se non dopo una sana piastrata. Il tuo addome serrato non c'è mai stato, al massimo un po' di pancetta ballonzolante sui jeans a vita bassa. E il principe forse c'è ma non ha la scarpetta di cristallo ma il conto corrente in rosso e un contratto in prossimità di miglioramento.
Anche l'utopìa va in frantumi e la fata Turchina fa la badante in nero.
Scappa Cenerè finché sei in tempo, scappa!
Il Destino di Cenerentola

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :