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Il Dialogo Aperto in Psichiatria

Creato il 07 dicembre 2014 da Raffaelebarone

Laboratorio Italiano di Psicoanalisi Multifamiliare   AIRSAM Associazione Italiana Residenze/Risorse Salute Mentale

Giornata di Studio con la partecipazione di Jaakko Seikkula (Finlandia)

“I vari tentativi storici di giungere a un approccio efficace per la cura della schizofrenia hanno portato a un’unica certezza assoluta: i diversi trattamenti, presi singolarmente, non hanno condotto a risultati chiari e incontrovertibili. Ognuno di essi ha un anello mancante. Terapia farmacologica, psicoterapia individuale, terapia sistemico-­‐familiare, trattamenti riabilitativi o psicoeducativi si scontrano tutti con un limite, poiché non prendono in considerazione globalmente la complessità della patologia schizofrenica. (…)
A queste due importanti tradizioni di ricerca (la psicoanalisi e la terapia familiare) si rifà il gruppo guidato da Alanen nella cui scia, a partire dal 1987, si inserisce il sottoprogetto Western Lapland, in collaborazione con il dipartimento di psicologia dell’Università di Jyvaskyla, nella regione della Lapponia occidentale. Il responsabile, Yaakko Seikkula, ha definito questo approccio che assume caratteristiche sue proprie, diverse dal modello di Alanen, “Open Dialogue Approach”: approccio del Dialogo Aperto. Il nuovo metodo è stato applicato con notevole successo nella regione finlandese e alcuni studi hanno dimostrato una significativa diminuzione dell’incidenza annua della schizofrenia in questa stessa regione. “
(dalla Prefazione di Chiara Tarantino al volume “Il Dialogo Aperto” di Jaakko Seikkula, Giovanni Fioriti Editore)

“Ciò che mi ha sorpreso in questi anni è l’enorme difficoltà che i terapeuti, anche esperti, incontrano nell’adottare un metodo di lavoro dialogico con i loro pazienti. Il dialogo non è un metodo, è uno stile di vita. È una delle prime cose che apprendiamo e per questo è molto semplice. La sua essenziale semplicità tuttavia sembra essere, paradossalmente, la sua difficoltà. È così semplice che non possiamo credere che l’elemento terapeutico di qualsiasi pratica sia semplicemente essere ascoltati, ricevere risposte e dialogare; quando questo si realizza, in realtà, il nostro lavoro terapeutico è terminato, perché i nostri pazienti, raggiungendo la capacità di dialogare tra loro, sono tornati a essere agenti delle proprie vite. (…) Come professionisti dobbiamo imparare a seguire il modo di vivere e il linguaggio dei nostri pazienti, completamente, interamente, senza eccezioni o pregiudizi. Non è facile. Ma questo secondo me è il vero cambiamento” (Seikkula 2011).
Sede: Laboratorio Italiano di Psicoanalisi Multifamiliare
via Assisi, 33 -­‐ Roma

Venerdì 19 dicembre, ore 8,45 – 13,00
Verrà rilasciato attestato di partecipazione Contributo alle spese di organizzazione: 20 euro
POSTI LIMITATI. INVIARE UNA MAIL PER PRENOTARE: [email protected]



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