Ecco perché è importante il libro di Rinaldo Gianola (Diario operaio, Ediesse). Ha fatto quel che si faceva negli anni di Lerner e Tobagi, ha percorso la penisola per conto di questo giornale e ha poi raccolto l’inchiesta nel volume. Ha interrogato quelli che stanno sui tetti, quelli che vanno in cassa integrazione, quelli ridotti al ruolo di “esuberi”. Eccolo in Sardegna davanti all'Alcoa presidiata o nell'isola dei cassintegrati per la Vinyls. E’ un lungo viaggio che spazia dai lavoratori dei celebri divani di Natuzzi in Puglia, all’area industriale di Brindisi (124 kilometri quadrati senza un preciso destino economico) alla Fiat di Pomigliano dove i primi colpiti sono i contratti a termine. E poi alla Merloni di Fabriano, il paradiso perduto della lavatrice, nella siderugia di Piombino, alla Omsa di Faenza. Sale al Nord, a Borgosesia dove il settore del tessile-abbigliamento ha perso 27 mila occupati nel 2009. Fino alla Brianza, la Silicon Valley italiana dove si diceva che nascevano più aziende che bambini ma ora sente i primo morsi della crisi.
E poi Milano che aveva 200 mila metalmeccanici e ora è la città dei muratori. Con i caporali sparsi nelle principali piazze a raccogliere mano d’opera a buon mercato. E ancora Brescia, Arzignano, Porto Marghera. E Valdagno dove non c’è più la caduta della statua del conte Marzotto ma ci sono padroncini che prendono giovani in cooperativa pagati due lire senza certezze.
Scorrono davanti ai nostri occhi – come in un film - i Cipputi dai vari dialetti. Sono le tante facce del lavoro moderno: immigrati, precari, falsi “soci”, la Lega che prende il posto della Dc e i vescovi che suppliscono i partiti di opposizione. Tante storie che parlano di conflitto ma anche di soluzioni. Con l’ex sindaco di Venezia Cacciari che ricorda: "negli anni sessanta e settanta eravamo all'avanguardia nell'ingegneria, nell'informatica, nella chimica nel nucleare…”. Altri che ricordano come le imprese avrebbero dovuto cambiare il passo prima della crisi e scommettere sull’innovazione, non sulle delocalizzazioni, alla caccia di salari sempre meno costosi ma anche di prodotti meno competitivi. E’ il volto di un Italia malata con medici in altre faccende affaccendati. Ma anche delle medicine possibili.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Legambiente: “L’ecomafia vale 22mld di euro, nel 2014 80 reati al giorno”
Il giro di affari delle Ecomafie non si ferma: nel 2014 cresce ancora e raggiunge i 22 miliardi di euro, con un incremento di 7 miliardi rispetto all’anno... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Milano: presentato “Queboutique”, il nuovo modo di fare acquisti online tra...
E’ stata presentata oggi al “Mashable Social Media Day” Queboutique, una nuova piattaforma e-commerce di prodotti di abbigliamento di marchi primary. Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
COSENZA: L’UOMO NOMADE | Peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie,...
Mostra L’UOMO NOMADE peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie, migranti, memorie Cosenza – Palazzo ArnoneMercoledì 1 luglio 2015 – ore 11. Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
Regione e sentimento
Anna Lombroso per il SimplicissimusE’ successo in passato che a margine di qualche invettiva contro esponenti del ceto dirigente particolarmente esuberanti,... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Albertocapece
POLITICA, SOCIETÀ -
“Il Nuovo Welfare Lombardo: ci siamo” Milano 7 luglio 2015
Buongiorno, certi di farvi cosa gradita vi segnaliamo l’evento Salute sIncontra “Il Nuovo Welfare Lombardo:ci siamo” che si terrà a Milano il 7 luglio presso... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Paolo Ferrario
SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
La Torino che cambia: Mirafiori
Oggi è un'altra data importante nel cammino che la Città di Torino sta facendo verso il futuro. Il punto di partenza, ben noto, è quello della città... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Retrò Online Magazine
ATTUALITÀ, SOCIETÀ