“Abito a Renazzo, una frazione di Cento, in provincia di Ferrara. Sono praticamente a 6 chilometri dall’epicentro. Alle 4 ero a letto che dormivo. La scossa e il boato sono stati fortissimi. Si è mosso il letto, si sono aperte le ante degli armadi, in tre secondi siamo scesi al piano terra e per le scale non tenevo l’equilibrio, sbattevo a destra e sinistra.
Sono caduti i quadri, un lampadario, tutto ciò che c’era sulle mensole. E’ andata via la luce qualche secondo. Ci siamo riversati in strada, ma la terra continuava a tremare. Saranno stati quasi 20 secondi.
Dopo una mezzoretta ci sono state altre piccole scosse. Nel giardino dei miei vicini c’è una crepa che va da parte all’altra. L’hanno vista crearsi sotto i loro piedi. Mi sono sentita completamente impotente. Sembrava che la terra si volesse sollevare.
Una paura del genere non l’ho mai provata in tutta la mia vita. I telefoni non funzionavano, per cui sono corsa a Cento dai miei genitori. Stavano bene e li ho trovati per strada. Abbiamo fatto un giro intorno. La chiesa qui di fianco è mezza crollata. Due aziende ad una manciata di chilometri da casa mia si sono accartocciate. E pare che ci siano tre morti in una delle due.
Per fortuna la mia casa è antisismica e non ci sono danni. La paura è tanta ancora. Continuiamo a stare per strada ”. (Mascia L.)

