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Il Digital Divide Generazionale e l’idea di Vodafone: Infamiglia

Da Robven
Il Digital Divide Generazionale e l’idea di Vodafone: InfamigliaDa genitore ho una certa sensibilità al tema dell’uso dei Social Media da parte dei figli. Al momento il problema ancora non mi si pone, ma in fondo manca poco. 
Il problema è diffuso, tanto che non mi ha sorpreso leggere su una ricerca US che circa metà (!) dei genitori americani ha usato Facebook per spiare i propri figli, le loro relazioni, le loro attività. 
In Italia il tema non è affrontato benissimo, attraverso ad esempio attività di educazione e supporto dei genitori rispetto al problema. Senza fare il solito allarmismo tipico di molti mass media, è innegabile che qualche preoccupazione ci sia e sia spesso giustificata dato che molti genitori sono ”più indietro” rispetto ai figli. 
Una specie di Digital Divide generazionale, dove però non possiamo abbandonare un ruolo di controllo e educazione dei figli anche all’uso della rete. Il che presuppone che anche noi dobbiamo imparare delle cose, anche perché l’Internet che vediamo (specialmente sul fronte dei Social) può essere parecchio diverso da quello che vedono i nostri pargoli… 
Un conto è essere esperti di digitale e un altro genitori, anche se si confrontano con i veri Nativi Digitali (specialmente se minorenni…) – e trovarsi a fare i conti con fenomeni come il cyberbullismo, o il sexting. 
Mi sembra interessante, in questa direzione, il lancio da parte di Vodafone, di Infamiglia, un portale pensato per parlare di Internet e Famiglia. Cito dalla press release, che si fa prima: 
“… Vodafone Italia ha ideato il progetto Infamiglia e, lo scorso marzo, ha lanciato infamiglia.vodafone.it, il portale internet che, attraverso servizi e contenuti di informazione, intrattenimento e confronto, aiuta genitori, nonni e figli ad utilizzare internet, il telefono cellulare e le nuove tecnologie in maniera consapevole e responsabile.
Genitori e nonni possono trovare tutte le informazioni per conoscere ed utilizzare le nuove tecnologie, a partire dal web, con i social network e i motori di ricerca, fino ai PC, ai videogiochi, al telefono cellulare, agli smartphones e ai tablets. Il portale offre uno spazio di discussione aperto, in cui e’ possibile condividere le proprie esperienze e confrontarsi con un team di esperti su argomenti legati alla genitorialità, alla tecnologia e all’approfondimento dei principali temi relativi all’uso dei nuovi media.Infamiglia per i giovani
Anche i ragazzi, attraverso un forum di discussione, possono dialogare tra loro e con gli esperti, scambiandosi opinioni ed esperienze. Grazie ai video e agli approfondimenti tematici hanno inoltre la possibilita’ di trovare risposte divertenti a tutte le domande sull’utilizzo delle tecnologie e del web. In particolare, Posta con la testa è il primo dei video con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu dedicato a loro e all’uso responsabile dei new media”

L’iniziativa di Vodafone può essere dunque una cosa interessante, e persino lodevole (anche se facciamo sempre fatica, noi dei Social, a dire che un’azienda fa una cosa buona, specialmente se è un telecom operator…;-) 
Va visto come evolverà il progetto – e molto dipenderà dalla partecipazione delle persone, quanto e come aderiranno al progetto e quanto collaboreranno. D’altra parte iniziative come queste se sono top down non possono funzionare :-( 
Da parte di Vodafone mi sembra interessante la disponibilità a mettere a disposizione del pubblico i propri esperti, condividendo know-how. E, per quello che sto vedendo, con mano estremamente leggera sul fronte del prodotto e del “commerciale” (evitando quindi uno dei più classici autogol, quello di cercare di rifilarci robe con il pretesto di “aiutarci”).[Branding & Marketing Blog / Venturini]

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