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Il digiuno come elisir di lunga vita.

Creato il 08 gennaio 2015 da Freeskipper
Il digiuno come elisir di lunga vita.Dopo le vacanze di Natale salire sulla bilancia è l'incubo di tutti. Ma passate le feste, e dato fondo alle ultime scorte di torroni e panettoni, si torna alla normalità e parlare di "digiuno" è forse un argomento più abbordabile e meno ostico di quanto possa sembrare almeno davanti a tavole imbandite di ogni ben di Dio! E allora sappiate che proprio il "digiuno" è il segreto per una salute di ferro, un rimedio semplice e alla portata di tutti!
Almeno è quello che sostiene lo scienziato genovese Valter Longo, direttore dell'Istituto di Longevità della University of Southern California di Los Angeles e del laboratorio oncologia e longevità dell'Ifom di Milano. Affascinato dal lavoro dello scienziato Roy Waldorf, profeta del digiuno come elisir di lunga vita, Longo ne ha proseguito e perfezionato gli studi diminuendo i tempi di astinenza. Secondo le ricerche da lui condotte in laboratorio sui topi, una dieta a basso apporto calorico seguito per 4-5 giorni da ripetere da uno a sei mesi sarebbe un toccasana per il ricambio cellulare e anche per contrastare il tumore. "Un organismo in mancanza di cibo - ha spiegato Longo - inizia a consumare le riserve che trova a disposizione al suo interno: grassi, glucosio, chetoni. Allo stesso tempo dà via a un processo di atrofia degli organi, perché il corpo cerca di razionalizzare le risorse. Noi ci siamo focalizzati inizialmente sull'atrofia del sistema immunitario, e abbiamo osservato il sacrificio di quasi un terzo di globuli bianchi, una pulizia delle cellule danneggiate o allo stato latente". La rigenerazione, che rinforza l'organismo, ha avuto effetto nei topi adulti, che si sono ritrovati con il sistema immunitario di un animale giovane, verso il terzo giorno di digiuno, e si ipotizza che nell'uomo possa avvenire dal quarto giorno. Benefici gli effetti per l'uomo: "Pensiamo che il digiuno sia appropriato nella lotta contro il tumore come coadiuvante della chemioterapia". Alla domanda se non sia rischioso digiunare, Longo specifica che "il processo è da effettuare sotto stretto controllo medico, e che tra gli effetti potrebbe esserci anche quello di dare una sferzata al metabolismo". Ecco cosa accade al corpo durante il "digiuno":Primo giorno: è il più difficile, l'organismo comincia a consumare le riserve di grassi, glucosio e chetoni. Secondo giorno: inizia il processo di atrofizzazione degli organi. Consigliabile passeggiare e distrarsi.Terzo giorno: alcune cellule staminali cominciano a rimpiazzare le cellule scartate, ma può subentrare un po' di torpore. E' consigliabile stare a riposo. Quarto giorno: viene reintrodotto il cibo a piccole dosi e le staminali portano a termine il processo di rigenerazione.

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