Il digiuno ripara e guarisce

19 maggio 2014 17:08 Sara Problemi di salute cause e rimedi

Il digiuno ripara e guarisce l’organismo. Una delle cause principali dello sviluppo delle nostre ormai diffusissime malattie è l’alimentazione eccessiva. Inoltre, coloro che sono a conoscenza di questa triste verità, fanno il possibile per tenerci all’oscuro, in quanto “la malattia produce “reddito”. Tutti i prodotti attualmente in commercio, finalizzati ad aiutare le persone ad affrontare meglio le loro più o meno gravi condizioni, permettono “a coloro che sanno” di arricchirsi. Il fatto, però, che questa “voluta ignoranza” danneggi o metta a rischio la vita di intere popolazioni, per “coloro che sanno” è solo un “dettaglio”. I problemi di salute comportano l’acquisto di medicinali e l’acquisto di medicinali aumenta le entrate di coloro che li producono o che appoggiano questa produzione e diffusione. L’unico modo che hanno gli “ignoranti” di salvarsi è iniziare un digiuno. Quest’ultimo, infatti, permette all’organismo di riposarsi e di impiegare le proprie forze per disintossicarsi, espellere le tossine e riparare i tessuti danneggiati. E’ importante sottolineare che il digiuno deve essere inteso come divieto assoluto di mangiare, fumare o bere qualsiasi cosa che non sia acqua. Quest’ultima, invece, deve essere bevuta in abbondanza.
Come funziona il digiuno: smettere di alimentarsi costringe l’organismo a cercare nuove fonti di energia; questo lo porta ad iniziare un’accurata ricerca e ad analizzare tutti i tessuti e le sostanze presenti al suo interno per individuare quelli riutilizzabili ed eliminare quelli danneggiati, inutili e nocivi; l’organismo, a questo punto, sostituisce i tessuti malati con tessuti nuovi.
Questo processo, chiamato “autolisi”, determina, quindi, un ringiovanimento generale del corpo umano, in quanto permette a quest’ultimo di riciclare il riciclabile, di eliminare l’inutile ed il dannoso, di sostituire il vecchio e malato con il nuovo e di riequilibrare il suo metabolismo.
Il digiuno, quindi, può salvare la vita!

Fonte: articolo