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Il “disastro” della scuola pubblica: lettera aperta dei docenti

Creato il 08 giugno 2011 da Lalternativa

Hanno preso carta e penna – la cosa a loro più congeniale, essendo docenti – e hanno inviato una lettera al governatore pugliese Nichi Vendola e l’assessore al Diritto allo studio Alba Sasso, con una semplice proposta: un Piano regionale sulla scuola che individui “priorità, necessità ineludibili, obiettivi percorribili”.

Semplice a dirsi, meno a realizzarsi avranno pensato i responsabili del sindacato Flc Cgil, mittente della missiva che denuncia una situazione resa insostenibile dai tagli agli organici previsti dal Ministero. La situazione sembra esser sfuggita di mano anche alla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci, che nell’incontro di lunedì – spiegano i sindacati – alle richieste di altri 400 posti (e facendo leva sull’incremento permesso ad altre regioni),  “ha rimandato con rassegnazione e forse rabbia la palla ad altri e alla denuncia delle disfunzioni organizzative e di coordinamento, la stessa ha risposto che in una situazione come questa è impensabile riuscire a coordinare e dare indirizzi chiari e controllare il risultato”.

Se nella scuola primaria il problema principale è legato al tempo pieno, nella scuola secondaria superiore è il “caos”.  A Foggia si denuncia la soppressione di molti corsi serali, a Bari e in altre province classi sovraffollate con diversi portatori di handicap o, soprattutto nei comuni più periferici, l’impossibilità di soddisfare le richieste degli studenti a frequentare la scuola del comune di residenza con l’invito a trasferirsi altrove, e così via.
A questo “disastro” come lo definiscono le organizzazioni sindacali, solo un articolato Piano potrebbe cercare di dare risposte immediate. Ma, in attesa delle prossime mobilitazioni di docenti e precari, il condizionale è d’obbligo.

Fulvio Di Giuseppe


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