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Il dodicesimo episodio di “Dark Agony – racconto di gruppo a 23 mani”

Creato il 25 settembre 2012 da Evelynstorm

Ed ecco il dodicesimo pezzo di “Dark Agony”, scritto da Jenni Cardullo. Leggetelo su “Passione Lettura”.

http://www.passionelettura.it/2012/08/29/dark-agony-dodicesimo-episodio/

Dodicesimo episodio di “Dark Agony”. L’autrice è Jenni Cardullo

Il dodicesimo episodio di “Dark Agony – racconto di gruppo a 23 mani”

copertina di “Dark agony”

Poi il giovane prese la sua tazza fumante di thè e lo assaggiò. Niente di speciale o anomalo nel sapore. Anche Aislin e suo padre bevevano ma, come lui, lo guardavano un po’ con sospetto e curiosità. Il signore con il turbante, invece, sembrava molto tranquillo, come se a quegli sguardi fosse abituato. Finito di bere e fumare, l’uomo finalmente spiccicò qualche parola: « Benvenuti- disse con  voce un po’ roca, un po’ antica- Io sono Ammohad» Vincent stava per aprire la bocca e presentarsi, quando il signore fece cenno di no col capo e continuò a parlare: «So chi siete voi, sapevo del vostro arrivo già ieri. I miei poterei sono abbastanza forti da permettermi di carpire tratti di futuro. Arriviamo al sodo, però. Voi siete qui per saperne di più su voi stessi e sulla congiura. Bene, innanzitutto sappiate che alcuni, badate bene, alcuni mezzi vampiri sono molto più potenti dei vampiri puri e dei vampiri trasformati. Naturalmente, Vlad Dracul lo sapeva. E per questo è stato ucciso, come sei riuscito a scoprire, Vincent, in Siberia. Si sa che i vampiri vogliono sterminare i suoi “cugini” mezzi vampiri e per loro ogni mezzo è lecito. Ora l’unico mezzo vampiro in circolazione è… Bret. All’inizio i demoni pensavano che fosse uno di loro, un mezzo demone da poter torturare e uccidere per estrarne il potere. Non entrerò nei particolari perché non vi interesserà, ma solo successivamente scoprirono che si erano sbagliati. I poteri dei mezzi vampiri sono molto più forti dei puri, perché provano sentimenti umani che li rafforzano, ma anche perché sono dotati di poteri molto diversi dai puri, come la telepatia, per esempio.» «Si spiega così come mai io sono riuscita a sentire il suo richiamo d’aiuto» disse Aislin. «Certamente, ma anche molti altri che successivamente vi spiegherò» affermò Ammohad. «Comunque non è possibile che sia rimasto l’unico- si inserì nella conversazione il padre di Bret- perché prima della mia “scomparsa” ce n’erano almeno cinque, compreso l’ultimo discendente mezzo vampiro di Dracul, il figlio…» «Vincent, sei stato via molti anni e hai vissuto isolato. I vampiri alleati con i demoni si sono dati da fare nel frattempo. Tuo figlio è l’ultimo ed il più prezioso, oltre che il più potente di tutti. Mi dispiace per tuo cugino, Vincent, ma ora tocca a Bret imparare a domare i poteri e a mettere in riga i vampiri puri! » esclamò Ammohad. «Cugino?» Bret guardò suo padre. «Cugino? Forse mi sono perso qualcosa? » «No, figlio, i Carter sono cugini dei Dracul. Il nostro cognome intero è Carter von Dracul, per gentile concessione di Dracul stesso a memoria di sua sorella morta per concepire tuo nonno. Arabella era la tua bisnonna. Anche se tu hai preso il cognome di tua madre Evans, sei pur sempre sangue del mio sangue.» «Aspetta- irrompé Aislin- dunque tu, Vincent, eri parente di secondo grado, come Dracul sarebbe il tuo prozio o qualcosa del genere. Bret lo è per terzo grado, giusto? » «Sì e con il passare dei secoli i figli di Dracul sono morti. L’ultimo rimasto era mio cugino, Sebastian, ma ora che so che è morto, beh, siamo gli ultimi discendenti e, anche se lontani, il suo sangue scorre nelle nostre vene. Ucciderli ha solo rimandato le cose» Questa affermazione zittì Bret e Aislin, che rimasero con espressione stupita sul loro volto.



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