- ben cuevas: heart
La sindrome del cuore spezzato esiste davvero, non è solo un’idea romantica o un’osservazione empirica.
Uno studio appena uscito su Circulation: Journal of the American Heart Association ha evidenziato che il rischio di infarto o di attacco cardiaco è di 21 volte più elevato del normale nel giorno che segue la perdita di una persona amata. Nel tempo poi il rischio va declinando, diventa 6 volte più alto nella settimana successiva e resta comunque più elevato nel corso del primo mese. Questo vale anche per le persone senza precedenti di disturbi coronarici.
Già altre ricerche avevano dimostrato una correlazione tra un grave lutto e il rischio di mortalità per problemi cardiaci, ma questo nuovo studio, realizzato da un’équipe del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, è il primo che offre una prospettiva sistematica sugli effetti immediati.
Se una persona che ha appena subito un grave lutto lamenta dolori al petto, dunque, non bisogna minimizzare pensando a una conseguenza dello stress del momento. Gli Autori consigliano piuttosto di condurla a un pronto soccorso perché sia visitata e valutata.