Magazine Cultura
Il Domesday Book - fra i più importanti documenti della storia britannica
Creato il 18 gennaio 2013 da Lalenene @Irene_MarzialiGuglielmo I il Conquistatore sbarcò sulle coste di Hastings, in Inghilterra, nel settembre 1066 dove sconfisse l’esercito del re anglosassone Aroldo, che rimase ucciso. Il giorno di Natale del 1066 Guglielmo fu incoronato nell’abbazia di Westminster, a Londra.
Re Guglielmo I depredò il Nord del paese lasciando spopolate vaste zone del territorio con crudeltà e atrocità inaudita, sconosciuta addirittura alle selvagge popolazioni barbare. Guglielmo dovette fronteggiare continue rivolte, e il suo esercito, che contava meno di diecimila uomini, si trovò a contrastare una popolazione ostile di due milioni di persone. Tuttavia Guglielmo era un grande militare e riuscì a mantenere il popolo più o meno sotto controllo.
Nel 1085 Guglielmo riunì i suoi funzionari di corte a Gloucester, in Inghilterra, per pianificare un censimento di tutto il paese tranne Londra e Winchester. All’inizio dell’anno successivo il re inviò commissari regi in sette regioni per ottenere dai rappresentanti delle singole contee informazioni sui possedimenti e le ricchezze possedute.
L'esercito di occupazione costava molto ed il Re aveva bisogno di risorse economiche per pagare i soldati. Il censimento doveva, però, servire anche ad appianare le eventuali, varie controversie di proprietà dei vari possedimenti terrieri. Assicurandosi così pieno controllo del territorio e delle proprietà avrebbe potuto far sì di insediare in Inghilterra normanni e francesi provenienti da altre zone del suo paese natale, così da mantenere la supremazie normanna in Inghilterra.
Poco dopo la vittoria sugli anglosassoni, Re Guglielmo consegnò ai baroni normanni i beni dei nobili sconfitti. Dal censimento effettuato su tutta l’Inghilterra emerse che metà dei beni del paese era posseduta da meno di duecento uomini, di cui solo due erano anglosassoni. Molti dei circa seimila vassalli anglosassoni dovettero pagare un tributo per continuare a disporre delle terre che fino a quel momento appartenevano loro di diritto.
Il censimento legalizzò inoltre la confisca di tutti i beni da parte dei normanni, e permise la rivalutazione a scopo fiscale delle terre e delle proprietà fondiarie, insieme ai terreni boscosi e prativi. Non sfuggirono al censimento nemmeno gli animali: buoi, mucche e maiali.
Gli anglosassoni definirono questo grande censimento “il giorno del giudizio” (doomsday o domesday).
Il Domesday Book, nato proprio da questo modo di dire, è composto da due manoscritti in latino: il Great Domesday, riguardante 31 contee e redatto in formato più grande, e il Little Domesday, con le descrizioni di Essex, Norfolk e Suffolk, di dimensioni minori, anche se in realtà è molto più dettagliato del Great Domesday. Probabilmente il Little Domesday rappresenta un primo tentativo, non ripetuto con il Great Domesday perché, forse, si considerò troppo oneroso e difficile definire i dettagli di tutte le proprietà d'Inghilterra. Abbiamo già detto che nel censimento, dunque anche nel registro di quest'ultimo, mancano Londra e Winchester.
L'omissione di queste due grandi città è probabilmente dovuta alla loro eccessiva dimensione e complessità. La maggior parte delle contee di Cumberland e Westmorland, inoltre, mancano perché non sono stati conquistati fino a qualche tempo dopo l'indagine, mentre la contea di Durham manca perché il vescovo di Durham ( William de St-Calais ) aveva il diritto esclusivo di riscossione dell'imposta nella contea di Durham.
Per entrambi i volumi, i contenuti sono interamente ordinati e classificati secondo feudi (manieri), piuttosto che geograficamente. Le proprietà appaiono sotto i nomi dei proprietari terrieri (tenentes), vale a dire coloro che avevano ricevuto direttamente dalla corona l'amministrazione ed il possedimento delle terre.
In ogni contea l'elenco inizia con le proprietà del re stesso (che erano forse state oggetto di un'indagine separata). Queste sono seguite da quelle degli uomini di Chiesa e dalle proprietà religiose in ordine di importanza (ad esempio, l' arcivescovo di Canterbury è sempre elencato prima di altri vescovi), laici proprietari aristocratici, ed infine i sergenti del Re(servientes) e gli inglesi che erano riusciti a conservare la proprietà delle proprie terre.
Quando nel 1087 Guglielmo morì, il registro del censimento effettuato rimase incompiuto. I normanni avevano però ereditato dagli anglosassoni dei documenti ufficiali che contenevano dettagli su proprietari e vassalli, registrazioni fiscali e tributarie. Fu su questa base che i riuscirono a fare le nuove stime catastali e completare il registro.
Durante il Medioevo il Domesday Book spesso viaggiava insieme alla famiglia reale. In un primo momento fu impiegato soprattutto per appianare controversie territoriali. Nel XVIII secolo, però, assunse un'importanza molto maggiore, quando il giurista inglese William Blackstone se ne servì per stabilire il diritto di voto di certi vassalli. È stato conservato in vari luoghi, ma ora si trova negli archivi nazionali del Regno Unito.
Nel 1986, in occasione del suo 900° anniversario, il Domesday Book è stato rilegato in cinque volumi. Per gli studiosi e gli storici è disponibile una versione riveduta tradotta in inglese. Un’opera della BBC lo ha definito “l’atto basilare degli archivi nazionali . . . tuttora valido per certificare la legittima proprietà terriera”. Nel 1958, per esempio, fu usato per accertare il diritto di un’antica cittadina di tenere il proprio mercato.
E' tuttora una preziosa raccolta di informazioni per topografi, genealogisti, storici, geografi e archeologi, che lo consultano per individuare insediamenti medievali di origine anglosassone e normanna.
Rimane dunque una fonte di informazioni insostituibile che ha gettato le basi per la nascita della nazione inglese.
Nel 2006 è stato messa online una parte del Domesday Book a disposizione degli utenti anglosassoni sul sito dell'Archivio Nazionale ed era consultabile pagando la somma di 2 sterline.
Dal 2011, invece, il registro è diventato interamente e liberamente disponibile per la consultazione.
LINK UTILI
http://en.wikipedia.org/wiki/Domesday_Book
http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/102011330?q=inghilterra&p=par
http://www.domesdaybook.co.uk/
http://www.nationalarchives.gov.uk/domesday/
http://www.historylearningsite.co.uk/domesday.htm
http://domesdaymap.co.uk/
Con affetto,
Irene
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il food trucks a New York, Barcellona e Parigi
La nuova moda è arrivata e le protagoniste sono furgoncini e carovane meravigliose. Stiamo parlando dei food truck, ovvero cibo di prima qualitá sulle... Leggere il seguito
Da Witzbalinka
CULTURA, VIAGGI -
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Da Luz1971
CULTURA, LIBRI -
It's the books, stupid! Reading is sexy in New York. Greenwich Village bookstores
#itsthebooksstupid: inciampare nei libri viaggiando - clicca qui per leggere le parti precedenti. Reading is sexy, and an integral part of the culture in New... Leggere il seguito
Da Bourbaki
CULTURA -
Jurassic World - senza spoiler
Comprate il biglietto. Entrate in sala. Appena si spengono le luci spegnete il cervello. Non chiedete. Non pensate. Non dubitate. Allora Jurassic World sarà un... Leggere il seguito
Da Flavio
CINEMA, CULTURA, FUMETTI, LIBRI