Ore 13.00 di una domenica agghiacciante.
Mr Frank uscì dalla mini col contenitore pieno di zuppa in mano. Suonò il campanello della casa della madre e si trovò davanti Lennox.
“Volevo farmi perdonare… vi ho portato la zuppa… è di funghi! Ti prego di accettarla”
Lennox la prese e ringrazio, poi aggiunse “Ann sta facendosi il bagno… se vuoi entrare, poi pranziamo insieme”
“Mi fermerei volentieri, ma ho il turno in ospedale… sarà per la prossima volta… Allora… Amici?”
“Certo dottore! Nessun rancore! A presto, Franky”
Ore 15.30 di quella domenica agghiacciante.
Era la quarta autoambulanza che arrivava. Il Dott Hommerson corse pieno di speranza all’ambulanza. Era solo il solito caso di femore rotto. Poi arrivò la quinta, con l’ubriaco di turno… E poi la sesta… poteva essere quella giusta, ma fu una brutta sorpresa per il Dottore. Era un caso di intossicazione. Da fungo gli avevano detto… E lui corse, corse da quella vita umana in pericolo… ma si ghiacciò… sul lettino del pronto soccorso non era arrivato Lennox in fin di vita, ma sua madre. Fece di tutto per salvarla, cercò anche sulla rete gli antidoti per quel fungo velenoso… ma non c’era nulla… o per lo meno – nelle poche ore di agonia della donna - lui non ebbe il tempo di scoprirlo. Poi sua madre morì.
Ore 11 p.m. di un 25 dicembre di un anno qualsiasi.
Mr Frank, il Dottor Hommerson si sta chiedendo come sarebbe sedersi a tavola… Un tacchino ripieno, una madre un po’ folle e un patrigno di ventisette anni… Ci pensa e per la prima volta dopo tre anni nella sua cella di isolamento vorrebbe aprire gli occhi e scoprire che si è trattato di un sogno…
… Invece era solo un incubo!
La voce dell’infermiera Cloè del Royale Free lo riporta alla realtà, mentre gli scuote la spalle “Dottore si svegli, faccia presto abbiamo un’emergenza!”