Con un titolo impostato così lo scritto appena scritto potrebbe portare il lettore con il pensiero al ricordo di una di quelle bellissime favole narrate da Fedro o da Esopo con una morale alla fine di ogni racconto. Oppure ad una barzelletta raccontata tra amici. Non è la stessa cosa vero? Eppure a volte nei rapporti interpersonali s’intrecciano forme di comunicazioni paradossali che innescano connessioni neuronali inconcepibili, per il ricevente però e non per l’emittente, com’è ovvio che sia in questo tipo di comunicazione, e lo vedremo. Infatti, non fatevi ingannare, tutto ciò che leggete in questo blog sono fatti realmente accaduti, parole realmente pronunciate e fedelmente riportate
Mirella, mi chiami il Direttore al suo telefono.
Mirella rimane interdetta da una comunicazione dissonante che impatta gli intrecci neuronali in maniera disarmonica, e per un attimo indugia aspettando che il suo cervello focalizzi l’evento.
Mirella, ma non conosce il numero di telefono del Direttore?
E Mirella con tutte le sue connessioni ben funzionanti:
No dottore, io No. E lei?