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Il drone USA in Iran abbattuto con armi elettroniche?

Creato il 07 dicembre 2011 da Basil7

di Beniamino Franceschini

Il drone USA in Iran abbattuto con armi elettroniche?

Un'immagine del Lockheed Martin RQ-170 Sentinel.

Domenica scorsa, l’Iran ha annunciato di aver abbattuto un drone statunitense RQ-170 nei pressi di Kashmar, città a circa 230 km dal confine con l’Afghanistan. Il Lockheed Martin RQ-170 Sentinel è un UAV estremamente sofisticato, invisibile ai radar e divenuto celebre per essere stato impiegato nell’operazione terminata con l’uccisione di Osama bin-Laden. Poche ore fa, la radio di Stato della Repubblica Islamica ha comunicato che il velivolo sarebbe stato intercettato dalla contraerea in pieno spazio aereo iraniano mentre sorvegliava obiettivi non specificati nell’area attorno a Kashmar.

Le autorità statunitensi hanno smentito la ricostruzione di Teheran, riportando solo che l’UAV sarebbe precipitato per un guasto, ma non sarebbe stato colpito da nessuna arma. Altre fonti interne rimaste anonime hanno poi aggiunto che il drone faceva parte di una piccola flotta che da anni tiene sotto controllo l’Iran e che si era alzato in volo dalla base afghana di Shindad, costruita appositamente per la gestione di missioni di sorveglianza aerea e l’appoggio di eventuali interventi speciali nei confini di Teheran.

Secondo il quotidiano iraniano “Kayhan”, che riporta l’intervista a un esperto militare pur senza citarne il nome, «le truppe rivoluzionarie non hanno abbattuto il velivolo, ma ciò non toglie che le Forze Armate non siano in grado di condurre a terra un drone mantenendone intatti la struttura e le componenti interne». Il riferimento è all’utilizzo di strumentazioni per la guerra elettronica che la Repubblica Islamica potrebbe aver avuto dalla Russia nei mesi scorsi.
Un altro giornale, “Mellat”, ha rivelato che Teheran potrebbe trasferire la tecnologia degli UAV catturati agli alleati in Siria e Libano, poiché già in gennaio era stato comunicato l’abbattimento di due velivoli senza pilota statunitensi, mentre in luglio un gruppo di esperti russi aveva affiancato gli iraniani nell’analisi della struttura dei droni.

Da segnalare che l’Iran ha confermato la progettazione di propri droni, annunciando prima nel 2008 la realizzazione di un UAV con autonomia di mille chilometri da utilizzare contro Israele, quindi nel 2010 la costruzione di un bombardiere senza pilota rinominato “l’ambasciatore della morte”.

In merito, il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha dichiarato che l’Italia non ha «dati per capire se il fatto sia stato esattamente come lo dipinge Teheran».

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