Il "famoso" articolo sulle scie chimiche pubblicato sul quotidiano "La stampa"

Creato il 02 ottobre 2013 da Corradopenna

Un recente articolo giornalistico (http://www.lastampa.it/2013/09/16/scienza/ambiente/inchiesta/le-scie-chimiche-la-leggenda-di-una-bufala-gO2V1NvGC3pVLliU3b4NBM/pagina.html) è apparso proprio in una giornata in cui in gran parte dell'Italia l'azzurro del cielo si è trasformato in una bianca coltre, non a causa dell'arrivo di un fronte nuvoloso ma dell'arrivo di centinaia di aerei con scia bianca al seguito (scia persistente oltre misura). Il fronte nuvole è sì arrivato, ma qualche ora dopo questa "azione concertata di copertura e manipolazione climatica". 
Curiosamente in questo articolo, nel tentativo di fare sembrare le scie degli aerei qualcosa di assolutamente normale, è stata pubblicato una foto di "scie di condensa" che coprono una grossa percentuale del cielo; se anche tale copertura fosse normale ci dovremmo aspettare, in una tale situazione, una clamorosa azione di protesta delle organizzazioni ambientaliste, che invece restano silenziose.
L'articolo è dedicato per lo più ad una fantasiosa ricostruzione di quelli che sarebbero i primi ad "inventarsi" la "bufala delle scie chimiche", gettando discredito su di loro, e "dimenticando" di citare quel discreto numero di biologi, medici, fisici ingegneri, docenti, sindaci di piccoli comuni, ed altra gente di indiscutibile onestà intellettuale  che denunciano l'esistenza delle scie chimiche, come quelli nel video incorporato qui sotto. Per altro se anche due truffatori fossero stati i primi a denunciare il fenomeno questa non è certo garanzia sufficiente del fatto che il fenomeno sia inventato.

Per cercare di far credere al grande pubblico che sia tutto normale quello che avviene in cielo, si cerca di distoglierlo dall'osservazione continua del cielo, unica prova possibile ed accessibile a tutti e si banalizzano le prove fotografiche ritenendole "solo foto di scie di condensa". Ma quando le scie sono interrotte, curve, ad U , a zig zag, o a quota troppo bassa (come sotto i cumuli e le altre nubi basse) la situazione ovviamente cambia notevolmente.Ed è proprio sulle quote che si nota una grande approssimazione nelle parole di Simone Angioni (esponente del CICAP) che vengono riportate nell'articolo. Egli infatti resta sul vago sulle quote degli aerei (che però secondo Pecoraro Scanio, all'epoca in cui era ministro dell'ambiente, sono intorno ai 7 km ed oltre, all'altezza delle nubi alte). Alla domanda "Quanto alta [dev'essere la quota degli aerei perchè si verifichi la condensa]?" egli risponde infatti "Dipende".

Le quote invece sono essenziali, e la precisione su tale questione è doverosa. Per esempio a 7/13 km di quota (la quota indicata da Pecoraro Scanio nella sua risposta all'interrogazione parlamentare di Gianni Nieddu) l'aria non è poi un fluido così poco omogeneo come egli afferma, diversamente da quanto avviene in prossimità del terreno.

L'affermazione che la quota di sorvolo di un aereo non si può stimare ad occhio da terra si smentisce facilmente ricordando che la scienza meteorologica da sempre pone la parte basale delle nubi basse a circa 2 km di quota. Un aereo che passi al di sotto di cumuli o altre nubi basse (stratocumuli ad esempio) non può generare scia di condensa alcuna. Per dettagli sulle varie forme di nuvole vedere ad esempio l'immagine su sfondo azzurro del sito http://www.meteorete.it/bmnuvole.html.

Aereo che passa sotto gli stratocumuli

Figuriamoci poi d'estate, quando a livello del mare ci sono 30 gradi, come potrebbe mai manifestarsi una scia di condensa dietro un aereo che vola vicino alla base di un cumulo. Essendo infatti di circa 6,5 gradi ogni mille metri il gradiente termico verticale medio (di quanto si abbassa la teperatura ogni mille metri) saremmo costretti ad ammettere che ad una teperatura di circa 15 gradi centigradi e a 2 km di quota, si formi una scia di cristalli di ghiaccio. Come se un'automobile percorrendo una strada di montagna ad alta quota in un giorno d'estate lasciasse dietro di sè una scia di condensa (il combustibile è sempre un derivato del petrolio che bruciando genera acqua e andidride carbonica).
Per altri dettagli sulle prove relative alle quote di volo degli aerei rimando all'articolo http://www.tankerenemy.com/2013/09/le-quote-di-volo-degli-aerei-chimici.html
Alla fine non poteva mancare il solito ragionamento pseudo-logico: se veramente le scie chimiche esistessero allora i veleni da esse diffuse colpirebbero anche le persone che ne organizzano lo spargimento. Siccome nessuno farebbe una cosa del genere contro il suo interesse (viene argomentato da Paolo Attivissimo) l'esistenza delle scie chimiche è assurda.

Questo pseudo-ragionamento, si smonta facilmente ricordando la storia del piombo nella benzina (che si sono respirati anche i petrolieri e gli industriali dell'automombile) e la storia della contamminazione radioattiva causata dagli oltre 2000 test nucleari fatti negli ultimi 70 anni, radioattività che si è diffusa ovunque nel globo e che non ha risparmiato di certo le persone più ricche e più potenti. Ne da notizia persino wikipedia, sito che nega l'esistenza delle scie chimiche (http://it.wikipedia.org/wiki/Test_nucleare).


A completamento del discorso riporto in calce un articolo pubblicato di recente.

Quando Galileo si decise a propugnare l'idea che la terra girasse intorno al sole (teoria eliocentrica) e non il sole intorno alla terra (teoria geocentrica), non lo fece certo in base a pure elucubrazioni astratte, né la prova decisiva furono eventuali letture (di libri o lettere della sua corrispondenza) bensì l'osservazione diretta del cielo col cannocchiale.

Questa, bene o male, è una storia nota a tutti, ma pochi si soffermano a riflettere che non fu certo un'occhiata di sfuggita data al cielo ogni tanto a fargli propendere definitivamente per la sua nuova teoria. Non è certo un'occhiata al cielo, nemmeno col migliore dei cannocchiali, che permette di comprendere quale dei due astri gira intorno all'altro, ma solo l'osservazione ripetuta e/o continuata che faccia riferimento alle stelle fisse.

Non dissimile è la questione dell'esistenza o meno del fenomeno delle scie chimiche. Sono molti purtroppo quelli che negano o affermano l'esistenza di tale fenomeno in base alla lettura articoli (su riviste o su internet), alla visione di documentari, servizi televisivi o qualsiasi altra "fonte" di seconda mano, quando invece la fonte primaria dei dati sperimentali (almeno in questo caso) è facilmente disponibile nel cielo sopra di noi. E come nel caso di Galileo e della rivoluzione dei pianeti intorno al sole, non è sufficiente un'occhiata distratta o episodica (che non potrà mai servire da sola a dirimere la questione), ma un'osservazione ripetuta e/o protratta nel tempo.Ho conosciuto spesso persone che "non credono nelle scie chimiche" ma che basano questo loro "credo" sulla visone di servizi televisivi e sulla lettura di siti internet; ciò che accomuna queste persone è che mai e poi mai hanno fatto un'osservazione sistematica del cielo.E così quando passa un aereo che lascia un semicerchio esattamente sopra la loro testa, essi dicono che "il vento ad alta quota ha spostato la scia che adesso sembra curva"; se avessero osservato il cielo con maggiore frequenza avrebbero invece visto coi loro occhi l'aereo descrivere un'ampia curva che ben poco si può ascrivere ad una normale manovra di qualsivoglia aereo di linea che vola ad alta quota (come dovrebbe essere se diamo credito alle dichiarazioni governative). Similmente si convince del fatto che gli aerei volino tutti ad alta quota perché non ha mai controllato con costanza il cielo; non capita ogni giorno di cogliere sul fatto un aereo che palesemente passa sotto i cumuli o gli stratocumuli (nuvole basse per definizione, la cui quota inferiore è situata di regola intorno ai 2 km), ci vuole un po' di pazienza prima di osservare due aerei che passano nella stessa identica zona e lasciano scie completamente diverse (come se obbedissero a leggi diverse della fisica) oppure due aerei di cui uno lascia la scia ed un altro, spesso persino a quota superiore dove fa più freddo, non lascia scia alcuna.Come fare a chiedere a queste persone "distratte" o forse dovremmo dire, vittime del "bias di conferma", di osservare il cielo ogni 10 minuti per due mesi per notare la frequenza totalmente irregolare dei voli di questo presunto "traffico civile", con traffico notturno a volte letteralmente impazzito dopo una giornata di rarissimi voli? A tutte queste ignare vittime auguro di puntare un giorno il cielo mentre un aereo emette una scia continuamente intermittente o mentre inizia a muoversi a zig-zag sulla propria città per poi lasciare la zona abitata spegnendo la scia.A me è capitato più volte di vedere questi aerei iniziare a fare curve e moti sinuosi non appena si trovano a passare sul centro abitato per poi incredibilmente non emettere più alcuna scia una volta arrivati sul lago. Per quanto possa fare paura questa amara verità, chi sovrintende a questo piano sta spargendo prodotti chimici (per niente salutari) soprattutto sulle zone densamente abitate, e non certo per il nostro bene. Del resto sono testimone oculare di un passaggio aereo a bassissima quota sopra la mia scuola proprio quando era appena suonata la campanella della fine delle lezioni; l'aereo aveva dietro di sé una vistosa scia bianca ed era pericolosamente basso (sicuramente a meno di un km di quota) e quindi noi tutti (docenti ed alunni) siamo stati in quell'occasione presi deliberatamente di mira, alla stregua di insetti sui quali irrorare un insetticida. Come potrei avere dubbi dopo quello che ho visto?A chi, a causa della fragilità psicologica e del solito dannato "bias di conferma" ripete come un disco rotta che non ha senso avvelenare tutta la popolazione rispondo che già in passato hanno fatto di peggio, scatenando due guerre mondiali che non avevano alcun senso, che gli USA hanno finanziato ed armato Hitler prima di decidersi ad entrare in conflitto contro la Germania, e che l'uso di due bombe atomiche contro inermi popolazioni civili (Hiroshima e Nagasaki), i bombardamenti a tappeto dell'aviazione anglo britannica sull'Italia e sulla Germania (soprattutto il bombardamento di Dresda) dovrebbero rendere chiaro quale sia l'intento dei leader dei nostri paesei, ovvero quello di ricercare sempre e comunque la guerra per poter meglio spargere morte e distruzione.

Non diverso è lo scopo della crisi finanziaria, chiaramente artificiale (non si spiegherebbe altrimenti come mai ne soffrono praticamente i paesei di tutto il mondo e come mai nessun governo faccia qualcosa che realmente vada in una direzione positiva). Proprio in questi giorni, dopo avere dato il contentino dell'abolizione dell'imu sulla prima casa, il governo si accinge ad aggiungere nuovi balzelli iniqui che gravano soprattutto sulle fasce più povere.


Leggi anche l'articolo sulle Contraddizioni insanabili di chi nega l'esistenza delle scie chimiche

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