Quale è la differenza tra un vero abito fatto da un sarto e un abito (semi su misura) acquistato nel più bel negozio della nostra città?
In pratica ci stiamo chiedendo quale è la differenza tra un abito su misura creato partendo da zero, tagliando e modellando il tessuto scelto dal cliente sulla persona stessa ed un abito realizzato partendo da disegni esistenti che dovranno essere invece adattati al corpo del cliente.
Chi meglio di un professionista del settore puo' darci la risposta?
Come dico sempre, il sarto è il miglior amico del business man, se poi il sarto si chiama Carlo Ostellari si avrà il piacere di incontrare un maestro del "fatto a mano" che riesce a forgiare abiti impeccabili anche sui fisici più difficili.
Al di là dei nomi o brand altisonanti nel mondo dell'abbigliamento maschile esistono anche delle realtà che, scaturendo naturalmente da una passione autentica, sono capaci di arrivare al cuore delle persone. Dedizione, talento e passione e la sua estrema disponibilità rendono Carlo Ostellari un vero e proprio punto di riferimento anche per i clienti più esigenti.
La scelta impegnativa di applicare le regole della sartoria classica alle esigenze dell'uomo moderno e dinamico, la qualità dei tessuti e della lavorazione, il rapporto qualità prezzo molto favorevole, il fatto che si rechi direttamente al domicilio del cliente e la sua squisita gentilezza lo rendono davvero speciale.
Incontrando ultimamente Carlo Ostellari di sovente, dal momento che vi accompagno i miei clienti che desiderano il su misura vero, ho pensato di porgli direttamente la domanda con cui ho aperto questo post, con l'intento di ricavarne un articolo, ma ho ottenuto ancora di piu'!
L'articolo me lo ha scritto lui! D'altronde questo è Carlo Ostellari.
D: Quale è la differenza tra un vero abito fatto da un sarto e un abito semi su misura acquistato nel più bel negozio della nostra città?
R: Alcune possono essere catalogate come piccole diversità, altre sono più evidenti, ma bisogna ricordare che la vera differenza la fanno l'insieme di quei piccoli particolari che sommandosi insieme ci fanno intuire se quello che indossiamo è un capo artigianale fatto esclusivamente per noi oppure un capo semi-industriale corretto sulle nostre misure.
Sfatiamo un altro mito: non è detto che l'abito di un onesto sarto sia più caro di un abito su taglia comperato in un bel negozio. Molto spesso i costi di gestione di un punto vendita in città pesano in maniera determinante sul prezzo finale pur non contribuendo alla qualità di quello che portiamo a casa.
Il sarto con il metro prende le misure anatomiche del cliente ma, nello stesso momento, ne annota le caratteristiche fisiche, memorizza il portamento, possibili punti sottoposti a maggiore stress, si informa sull'uso cui sarà destinato.
Potenzialmente la scelta del tessuto potrebbe essere molto ampia e diversificata, quasi imbarazzante. Procedere ad una selezione tra le mazzette dei migliori tessutai italiani e inglesi può creare confusione non solo per il disegno ma anche per le peculiarità del filato. Le molte tipologie di lane disponibili in drapperia hanno singole caratteristiche specifiche quindi una resa diversa, sia per peso che per resistenza. Il cliente competente può già indicare verso quale tipo di tessuto è orientato altrimenti i consigli del sarto saranno preziosi e disinteressati.
Il peso del tessuto è espresso in grammi (once nel caso inglese) e corrisponde al peso di un metro lineare di stoffa che solitamente è alta cm. 150.
Ben diverso è invece il titolo che indica la finezza del filato, codificato a livello internazionale, e viene espresso in micron (millesimi di millimetro). Più alto è il titolo più fine sarà il filato che compone la materia prima: per esempio un super 130's equivale a circa 17 micron. Esiste parecchia confusione in merito, molti confondono questi due parametri, anche tra gli addetti ai lavori....
Non è detto che la migliore qualità nel filato sia sempre la scelta migliore. Spesso a titoli molto alti, oltre ad un prezzo elevato, si associa una delicatezza che potrebbe sconsigliarne un uso poco accorto o frequente. Spesso, come in molti altri casi della vita, la soluzione migliore sta nel mezzo e cioè buon rapporto qualità/prezzo.
quando si decide di fare un abito su misura vale la pena di fidarsi anche dell'esperienza e dei consigli del sarto, la sua competenza va sfruttata e un consiglio da parte di chi conosce bene il suo lavoro va valutato.
E' infatti, prima di tutto, nel suo interesse avere un cliente che indossa un abito corretto sotto ogni punto di vista, la vera pubblicità, la più efficace, è proprio questa.
Naturalmente il gusto e lo stile devono restare personali ma possiamo sempre farci consigliare da Simonetta.
Come si percepisce dalle parole di Carlo Ostellari, un capo fatto interamente su misura partendo da zero, (a differenza di quelli semi su misura o men che meno da quelli gia' confezionati), offre il totale controllo dall'inizio alla fine del processo che si puo' così riassumere:
- La consulenza personale qualificata
- La creazione di un cartamodello individuale
- Una vasta selezione di tessuti tra cui scegliere
- L'archiviazione delle misure individuali per i lavori futuri
- Le rifiniture eseguite con precisione a mano
- Le infinite possibilità di personalizzazioni
- La gioia e l'orgoglio di indossare qualcosa creato, dal nulla, esclusivamente per voi.