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Il fenomeno Google: riflessioni d’autore

Da Mdeconca

BarbariQuanto sia importante Alessandro Baricco non sta a me dirlo. Quanto possa aver influenzato la cultura degli ultimi 20 anni (penso a Novecento, Totem, Seta, City …) o quale sia la sua posizione nel Gotha della letteratura italiana, è questione che va al di sopra di questi post.
Mi interessa piuttosto riportare il Baricco-pensiero relativo ad internet ed all’evoluzione della specie in questi ultimi anni.
‘Mi sono imbattuto’ -nel tentativo di fare una ricerca quantomeno di partenza- in un post di Regole-Seo, al quale vi rimando anche per la visione dei video, ma che mi sembrano un ottimo sunto del contenuto di I barbari. Saggio sulla mutazione, uno dei libri più interessanti pubblicati da Baricco negli ultimi anni.
Si ragiona dei cambiamenti della società e dell’impulso  dato dalla rete, intesa come centro di informazioni, di smistamento di gusto, di cultura della ricerca, sempre più sfrenata, rapida, veloce e -se si vuole- superficiale.

Navigando sul web l’altra sera mi sono imbattuto in alcuni video del 2008 in cui Alessandro Baricco ci parla della “mutazione” che sta vivendo il mondo occidentale, soffermandosi sul fenomeno Google, sul suo funzionamento e sul suo principio di condivisione della conoscenza che ridefinisce il modo e il concetto di “fare esperienza“.

Ho letto due libri di BariccoCastelli di Rabbia e Oceano Mare e ammetto che sono tra i libri che più ho apprezzato.
Non ho ancora letto “I Barbari, saggio sulla mutazione” ma penso proprio che lo farò dopo averlo sentito parlare della “mutazione“.

I tre video seguenti durano poco più di 10 minuti l’uno e sono un estratto di otto video che potete trovare a questo indirizzo:www.liberolibro.it/alessandro-baricco-i-barbari-e-la-mutazione.
Descrivono la nascita e il funzionamento di Google in modo coinvolgente ma soprattutto sottolineano come il sistema attuato da Googlesia rappresentativo di come si è evoluto nell’uomo il concetto di “conoscenza” e di “fare esperienza“.

Credo che valga davvero la pena di trovare il tempo per vedere questi tre video e gli altri cinque in cui si parla della “mutazione“. Credo che ognuno possa uscirne arricchito.

Vi lascio riportandovi alcuni brevi estratti da “I Barbari, saggio sulla mutazione“, che ritengo molto significativi:


"Non c'è mutazione che non sia governabile.
Abbandonare il paradigma dello scontro di civiltà e accettare l'idea di una mutazione in atto, non significa che bisogna prendere quel che accade così com'è senza lasciarci l'orma del nostro passo.

[...]
credo che si tratti di essere capaci di decidere cosa del mondo vecchio vogliamo portare fino al mondo nuovo.
Cosa vogliamo che si mantenga intatto, pur nell'incertezza di un viaggio che è oscuro: i legami che non vogliamo spezzare, le radici che non vogliamo perdere, le parole che vorremmo ancora sempre pronunciare e le idee che non vogliamo smettere di pensare.
E' un lavoro raffinato, una cura.

Nella grande corrente, mettere in salvo ciò che ci è caro.

E' un gesto difficile perché non significa mai metterlo in salvo "dalla mutazione" ma sempre "nella mutazione".

 

 

Perché ciò che si salverà non sarà mai quello che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare perché diventasse se stesso, in un tempo nuovo."

Alessandro Baricco

Cosa ne pensate, voi, della “mutazione“?
Cosa ne dite del fatto che l’ “esattezza” per Google non vada ricercata nella correttezza del risultato fornito, ma più semplicemente nel punto in cui più si concentra l’attenzione delle persone?
Google
 ci sta suggerendo che il “senso comune” può avere lo stesso valore del “sapere ufficiale”?


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