Dietro a questo cognome che a prima vista sembra una stringa di lettere casuale si cela uno psicologo che ha avuto una intuizione geniale.
A tutti noi è capitato, o perlomeno ai più fortunati di noi, di vivere un’esperienza in maneira così piena, coinvolgente, positiva, equilibrata e soddisfacente da perdere, nel mentre del suo accadere, il senso dello scorrere del tempo, dello spazio circostante, della pesantezza di certi pensieri. La sensazione di essere all’interno di uno stato speciale di coscienza che ci sosteneva mentre ci dedicavamo a qualcosa di bello e rilevante per noi.
Mihály Csíkszentmihályi l’ha chiamata esperienza di flusso, o esperienza ottimale. E’ una cosa che accade da sè all’essere umano qualora siano presenti alcune condizioni di base, in particolare un’attività piacevole e impegnativa, una concentrazione alta, un’attivazione piena ma rilassata della persona, un ambiente che sostenga e accetti l’imprevisto, la possibilità di controllare la situazione.
Chiunque l’abbia provata, anche solo per una volta nella vita, non la scorda più. E seleziona compiti, persone, ambienti e attività in funzione della sua ripetizione. Un tema da approfondire per valutare la qualità della nostra esperienza.