Dal 12 al 20 gennaio scorsi,a Napoli, un appuntamento importante ha coinvolto le coppie di fidanzati in procinto di matrimonio; si è trattato di una serie di incontri prematrimoniali dedicati a materie come la sociologia, la filosofia, la pedagogia, la medicina e la pediatria, targati “Forum della Famiglia“.
L’invito al seminario, diffuso all’interno della manifestazione TuttoSposi, ha mirato alla diffusione di argomenti delicati ruotanti intorno alla vita della coppia. Un format prematrimoniale civile, che non sostituisce quello religioso per chi sceglie il rito cattolico, destinato all’esportazione in tutte le regioni d’Italia. L’idea è una risposta agli allarmanti dati registrati dall’Eurispes, concernenti il crescente numero di separazioni e divorzi. Un dramma sociale, con ripercussioni psicologiche soprattutto nei figli.
A questo studio, si è affiancato quello sottolineante una maggiore propensione al suicidio, agli attacchi di panico, ad anoressia e bulimia, nei figli dei separati. La separazione va a toccare l’identità, la crescita, le tappe evolutive della persona. Inevitabilmente.
Capillare il dato emerso da un’indagine effettuata dall’Istat negli anni 1987-91 (la rilevazione rientra tra quelle comprese nel Programma statistico nazionale codd. IST 02067 e IST 02153 che raccoglie l’insieme delle rilevazioni statistiche necessarie al Paese) sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari; il tasso di morbilità cronica per disturbi nervosi dei divorziati è il doppio di quello dei coniugati, con un valore del 62,2 per cento. I divorziati, inoltre, fanno maggiore ricorso a farmaci antidolorifici e antinevralgici rispetto ai coniugati. Altre ricerche, eseguite sempre in Italia, hanno messo in luce una differenza consistente anche per quanto riguarda i ricoveri classificati come disturbi psichici.
I dati diventano ancor più drammatici rapportati ai bambini che crescono con un solo genitore hanno il triplo di probabilità, rispetto agli altri, di andare male a scuola, e il doppio di soffrire di disturbi psichici («International Journal of Law, Policy and the Family», 1998). Il senso dell’iniziativa promossa dal Forum non vuole certamente scoraggiare i promessi sposi ma affrontare una serie di argomentazioni, nell’immaginario collettivo inesistenti, per rendere i matrimoni più consapevoli ; un modo per “ostacolare” i matrimoni per qualcuno. Per altri un tentativo di evitare quelli tempo determinato, e relative conseguenze.