Da diversi mesi ormai nella blogosfera le discussioni più accese riguardano gli ebook, e quindi nuovi modi di leggere (che potrebbero portare a una trasformazione del nostro modo di pensare ) e di come la scrittura stia cambiando, adattandosi necessariamente ai nuovi supporti su cui il testo viene veicolato.
Ed è proprio l’evolversi della scrittura nel prossimo futuro il tema di un evento che si terrà al teatro dal verme Giovedì 9 giugno alle ore 21 per il ciclo di incontri Meet the media Guru. Il titolo è tutto un programma :“Il futuro della scrittura”. Gli ospito sono d’eccezione, si va da Marco Belpoliti a Peter Brantley e Derrick de Kerckhove.
Per partecipare all’evento è necessaria l’iscrizione qui.
Cathy Davidson, in un articolo di qualche tempo fa, proponeva una lista delle 10 abilità necessarie per affrontare il nuovo millennio. Le più significative erano:
- L’attenzione;
- La collaborazione;
- La capacità di raccontare (storytelling);
- Lo sviluppo di un pensiero critico;
- La capacità di appendere, disimparare e riapprendere;
Questa lista mi ha fatto ricordare che Edgar Morin aveva proposto, circa una decina di anni fa, i sette saperi necessari all’educazione del futuro. Una delle parti più lungimiranti era quella relativa all’inatteso. Aggiungerei dunque un’ulteriore abilità alla lista Cathy Davidson, cioè quella di:
- Affrontare le incertezze
“L’inatteso ci sorprende. Il fatto è che ci siamo installati con troppo grande sicurezza nelle nostre teorie e nelle nostre idee, e che queste non hanno alcuna di accoglienza per il nuovo. Il nuovo spunta continuamente. Non possiamo mai prevedere il modo in cui si presenterà, ma dobbiamo aspettarci la sua venuta, cioè attendersi l’inatteso. E, una volta giunto l’inatteso, si dovrà essere capaci di rivedere le nostre teorie e idee più che far entrare con il forpice il fatto nuovo nella teoria incapace di accoglierla veramente.” Edgar Morin: I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Raffaello Cortina Editore, Milano 2001
Con la rete, niente è più lo stesso. La rivoluzione è già avvenuta, dobbiamo solo accettarla e cercare di capire come affrontarle al meglio. Per non trovarci impreparati al futuro, l’evento ”il futuro della scrittura” potrebbe esserci di aiuto.

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