Intendiamoci, Il gatto con gli stivali è un bel film, pieno d’azione, a tratti divertente, con molta musica e molto ritmo sudamericano.
Io però mi aspettavo qualcosa di un po’ più dissacrante dal film di Chris Miller.
La vicenda mette insieme un po’ di favole e di leggende.
Il gatto con gli stivali ha vissuto in un orfanotrofio dove ha conosciuto Umpty Dumpty.
Il sogno dell’uovo è sempre stato quello di trovare i fagioli magici per arrivare sul castello nelle nuvole e raggiungere l’oca dalle uova d’oro.
Ora che sono adulti è arrivato il momento di compiere l’impresa e a dar loro una mano ci sarà l’affascinante Kitty.
Rocambolesche avventure e continua lotta tra il bene e il male che si mescolano senza sosta.
Riusciranno due gatti e un uovo nell’impresa della loro vita?
Più avventura che divertimento, più fughe che battute e momenti divertenti.
Non mancano le citazioni, da Fight Club a Madagascar, ma anche su questo punto i trailer mi avevano fatto sperare qualcosa in più.
I momenti più simpatici sono gli improvvisi crolli dell’eroe con gli stivali a gatto domestico, i suoi comportamenti e miagolii da felino da casa, le sue debolezze.
E poi parecchia musica e ritmo.. notevole la lotta a passi di danza tra i due felini.
Nell’insieme però Il gatto con gli stivali delude un po’.
L’ho visto in lingua originale e non c’è dubbio che le voci di Antonio Banderas e Salma Hayek regalino fascino e passionalità ai personaggi, ma cosa succederà con la versione italiana?
Aspettiamo di scoprirlo.
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